Giuseppe Arcimboldo | Vertumno | I racconti dell'arte

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Giuseppe Arcimboldo è noto per la creazione di ritratti atipici che hanno stimolato la fantasia di milioni di persone nel corso dei secoli.

Le sue “teste composte”, ritratti e mezzi busti con significato allegorico, composti da oggetti di varia natura, fiori, frutti e verdure, sono combinati insieme in modo tale da sviluppare un'illusione ottica che restituisce l'immagine di volti umani.

L'idea di base, apparentemente banale, è in realtà geniale soprattutto per l'alta qualità delle opere finite e per il fatto che dietro a ogni dipinto c'è una ricerca iconografica e allegorica frutto di attente analisi sulla cultura magico-alchemica-cabalista del '500.

La figura del mago, dell'alchimista, dello scienziato assunsero importanza nella cultura Rinascimentale nel momento in cui l’uomo, dopo secoli di sottomissione alla natura, riuscì a conquistare una sempre maggiore consapevolezza delle proprie capacità nel capire i fenomeni naturali e in parte di prevederli.

Tentare di svelare i misteri della natura, cercare il significato nascosto delle cose, quasi in un gioco di enigmistica, fu l'obiettivo di molti artisti che idearono svariati sistemi per nascondere all'interno delle proprie opere messaggi occulti.

Arcimboldo si spinse oltre codificando un suo personalissimo linguaggio espressivo tanto efficace che Rodolfo II d'Asburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero, lo volle a corte...