"Domine Quo Vadis"- la fuga di Pietro da Roma e l'incontro con Gesù (seguito dal Titulus Fasciolae)

Come avevo già raccontanto con il filmato del "Titulus Fasciolae", l'Apostolo Pietro, al fine di sfuggire alle persecuzioni neroniane, cercò di fuggire da Roma percorrendo la via Appia.
Questo pomeriggio, col mio trekking cittadino, sto percorrendo la stessa strada fatta dal santo durante la sua fuga. Sono giunto infatti al bivio con via Ardeatina, tra il primo ed il secondo miglio della via Appia Antica, proprio innanzi alla "chiesa del Domine quo vadis", edificata a ricordo dell'incontro di Pietro con Gesù.
La tradizione cristiana narra che proprio in questo luogo Pietro incontra Gesù al quale gli domanda: "Domine quo vadis" (Signore dove vai?), e questi gli risponde che andava a Roma per farsi crocifiggere di nuovo ed allora Pietro capì che doveva tornare indietro per affrontare il martirio.
All'interno della chiesa è stato riprodotto il lastricato della via Appia, alle cui estremità ci sono gli affreschi raffiguranti San Pietro e Gesù. Al centro del lastricato, invece, è posta una pietra con incise le impronte di due piedi che secondo la tradizione cristiana sarebbero quelle di Gesù, ma effettivamente si tratta di una copia di un "ex voto" di età romana il cui originale è custodito nella chiesa di San Sebastiano.
Segnalo un'ulteriore curiosità rappresentata dalla presenza, all'interno della chiesa, di un busto di bronzo ritraente Henryk Sienkiewicz, lo scrittore polacco autore del romanzo storico "Quo Vadis?", da cui è stato tratto nel 1951 il famoso colossal cinematografico con Robert Taylor, Deborah Kerr e Peter Ustinov.