SCIVIAS (Conosci le Vie) Prologo - Hildegard von Bingen

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ORDO VIRTUTUM - Prologo Ensemble Calixtinus (new project) voce di Ildegarda ANNA GAROFALO

voce di Dio ROCCO CAPRI CHIUMARULO
GIOVANNANGELO DE GENNARO musica, flauti, viella, ideazione
foto ARNAUD CARON
fonti LIBER SCIVIAS - SYMPHONIA ARMONIAE CELESTIUM REVELATIONUM
consulenza latino NICOLA CAROFIGLIO - MONICA IUSCO



 Traduzione


HILDEGARDA:
Ecco, nel quarantatreesimo anno del mio cammino terreno,
mentre ero intenta nella contemplazione del cielo con grande timore,
tutta tremante per l’intensità dello sforzo,
vidi un enorme bagliore,
nel quale si rese udibile una voce, proveniente dal cielo, che mi diceva:

LA VOCE DI DIO:
O umana creatura fragile, cenere della cenere, putredine della putredine,
di’ e scrivi quello che vedi e ascolti.
Ma poiché sei cauta nel parlare,
e semplice nel raccontare e priva di artifici nello scrivere,
queste cose, di’ e scrivi queste cose non secondo il linguaggio dell’uomo,
né secondo l’intelligenza dell’inventiva umana,
né in base alla volontà di un ordine tutto umano,
ma così come dall’alto dei cieli,
tra le meraviglie di Dio le vedi e le ascolti;
esponendole così, sino in fondo,
come un discepolo, nell’intendere le parole del suo maestro
le rivela secondo il tenore del linguaggio di quello,
poiché lui stesso lo vuole, lo dichiara, lo comanda.
Così dunque anche tu, umana creatura, di’ quello che vedi e ascolti:
e scrivi queste cose non dal tuo punto di vista,
né dal punto di vista di un altro essere umano,
ma secondo la volontà di colui che sa, che vede,
che dispone ogni cosa
nelle profondità imperscrutabili dei suoi misteri.


Causae et Curae – Ildegard von Bingen

DELLE ARMONIE DEL FIRMAMENTO
In questa sua rivoluzione, il firmamento, emette anche suoni meravigliosi, come il mulino o il carro quando ruotano; ma i suoni del firmamento non possiamo udirli, a causa della sua distanza in altitudine e in latitudine. Il firmamento, invero, si trova assai remoto dalla terra in altezza e in ampiezza, affinché, stando così lontano, gli uomini e gli animali terrestri non muoiano. Se il firmamento fosse prossimo alla terra, gli uomini , come gli animali, morirebbero di fuoco, i venti, l’acqua e le nubi.

Come l’anima e il corpo sono tutt’uno e si rafforzano a vicenda, cosi anche il firmamento e i pianeti si riscaldano e si rinvigoriscono, mutualmente.
E così come l’anima vivifica e consolida il corpo, anche il sole, la luna e gli altri pianeti favoriscono il firmamento e lo rafforzano col loro fuoco.

Il firmamento è invero, paragonabile alla testa dell’uomo, il sole, la luna e le stelle, agli occhi, l’aria all’udito, i venti all’odorato, la rugiada al gusto, i lati della terra alle braccia e al tatto. E le altre creature che sono al mondo sono paragonabili al ventre; la terra, invece, al cuore, poiché il cuore governa sia le parti superiori sia quelle inferiori del corpo, e altrettanto fa la terra, che per le acque che scorrono sopra e terraferma, mentre per le acque che si trovano sotto è un ostacolo, che impedisce loro di prorompere pericolosamente.

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