36 LA DISCESA IN ITALIA DI CARLO D'ANGIO' E LA FINE DEGLI SVEVI (1265-1270) -V.III - ST. MEDIEVALE

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La discesa in Italia di Carlo d'Angiò nel 1265 rappresenta uno spartiacque per la storia d'Italia: l'inizio della dominazione straniera che si protrarrà fino all'unità d'Italia nel 1861. Diversi papi, dopo la morte di Federico II, tentarono di offrire la corona di Sicilia ad una nuova dinastia. Corrado IV, Manfredi e Corradino, gli ultimi tre svevi saranno gli avversari contro cui diversi pontefici combatteranno per il dominio sulla Sicilia e il sud Italia. Non doveva esserci un nuovo Federico II a regnare dalla Germania alla Sicilia. E così, messo alle strette dall'ascesa di Manfredi, tanto in Sicilia quanto nel centro-nord Italia, con la fazione guelfa ovunque seriamente minacciata, il papa Clemente IV concordo con la Francia e Carlo d'Angiò i termini di una nuova investitura del regno di Sicilia al ramo cadetto dei capetingi. La discesa in Italia di Carlo d'Angiò fu un successo, dal Piemonte alla Sicilia, dove, nel 1266, il sovrano angioino sconfisse e uccise Manfredi nella battaglia di Benevento, per poi replicare con Corradino, nel 1268, nella battaglia di Tagliacozzo. La fine degli svevi, che emerge da numerose terzine disseminate per la divina commedia, segna l'inizio della dominazione francese nel sud Italia.

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