Malattia infiammatoria pelvica

Описание к видео Malattia infiammatoria pelvica

Nella video-lezione conosceremo la malattia infiammatoria pelvica (PID). Cause e Sintomi. Diagnosi, Trattamento e Prevenzione.

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Malattia infiammatoria pelvica - Video: Cause Sintomi Cure - My-personaltrainer.it
In questa video-lezione conosceremo più da vicino una malattia che abbiamo nominato spesso tra le possibili complicanze di alcune infezioni sessualmente trasmesse trascurate o non opportunamente trattate. Sto parlando della malattia infiammatoria pelvica, più semplicemente nota come PID.

La malattia infiammatoria pelvica è un'infiammazione che colpisce il tratto genitale superiore della donna e i tessuti adiacenti. Spesso, interessa dunque le tube di Falloppio, l'utero, le ovaie, la cervice uterina e il peritoneo circostante. In presenza di una malattia infiammatoria pelvica, tutti questi tessuti diventano infiammati, irritati e gonfi. A lungo andare, il persistere del processo infiammatorio può danneggiare gravemente gli organi riproduttivi, fino ad essere addirittura responsabile della sterilità della donna. Per questo motivo, al primo sospetto è fondamentale un intervento medico immediato. In caso contrario, cioè se la malattia infiammatoria pelvica viene lasciata incurata, le ulteriori complicazioni possono essere molto serie.

La maggior parte dei casi di malattia infiammatoria pelvica sono la conseguenza di un'infezione ascendente. In pratica dalla vagina l'infezione si estende verso l'alto, attraversando la cervice uterina e raggiungendo gli organi pelvici. I fattori che possono contribuire allo sviluppo della malattia infiammatoria pelvica sono numerosi. Questi includono, ad esempio, la promiscuità sessuale, la presenza di una vaginosi batterica o di una malattia sessualmente trasmessa, l'interruzione di gravidanza e l'inserimento di un dispositivo intrauterino, come la spirale contraccettiva. Molti agenti infettivi possono avere un ruolo nel determinare l'insorgenza della malattia infiammatoria pelvica. Tuttavia, la maggior parte dei casi è provocata dai batteri responsabili di 2 tra le più comuni infezioni sessualmente trasmesse. Questi batteri sono la Chlamydia trachomatis e la Neisseria gonorrhoeae. Bisogna inoltre considerare che il danno epiteliale provocato durante le fasi iniziali dell'infezione favorisce a sua volta il sommarsi di ulteriori infezioni, sostenute da patogeni opportunisti come il Micoplasma, batteri di origine intestinale, anaerobi, streptococchi e stafilococchi. Infine, per completezza, occorre ricordare che - seppur assai raramente - la malattia infiammatoria pelvica può anche essere il risultato di un processo che non origina a livello dei genitali, ma raggiunge l'apparato riproduttivo per via ematica, linfatica o per contiguità dagli organi vicini.

Per quanto riguarda i sintomi, la malattia infiammatoria pelvica può essere sintomatica o asintomatica, anche in relazione alle fasi in cui si trova. Inoltre, anche quando sono presenti, le manifestazioni cliniche possono essere così aspecifiche da rendere difficile la formulazione della diagnosi. Il sintomo più comune della malattia infiammatoria pelvica è comunque il dolore addominale, spesso costante e di forte intensità. Elementi caratteristici della malattia infiammatoria pelvica includono anche dolore alla parte inferiore della schiena, rapporti sessuali dolorosi, perdite vaginali anomale per quanto riguarda colore, consistenza o odore, sanguinamento mestruale abbondante o irregolare, febbre, debolezza, nausea e sintomi urinari.

Quando la malattia infiammatoria pelvica si protrae per lungo tempo, tende a cronicizzare. In tal caso, le complicazioni possono essere davvero molto serie ed aumentano le possibilità di dolore pelvico cronico, infezioni genitali ricorrenti e sterilità per occlusione delle tube. Com'è possibile vedere dalla figura, se non si ricorre ad un adeguato trattamento, la malattia infiammatoria pelvica porta alla formazione di tessuto cicatriziale, aderenze ed ascessi all'interno delle tube di Falloppio.

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