11. Rinascimento e naturalismo: Telesio, Bruno, Campanella

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Per Telesio, Dio non agisce sulla natura perché come abbiamo visto la natura ha una propria autonomia ma ne è il garante del suo ordine e della sua autonomia. È come se Dio guardasse dall’alto la natura per verificare che sia tutto in ordine come da lui preposto in principio. Su questo il pensiero di telesio è molto affine a quello di Cartesio che vedremo presto insieme.

Passiamo a Giordano Bruno vissuto nacque a Nola nel 1548 e morì di una morte atroce nel 1600. Infatti, Giordano Bruno fu arso vivo in Campo dei Fiori a Roma in 17 febbraio del 1600 per via delle sue dottrine che erano state denunciate dalla Santa Inquisizione come eretiche. Di Bruno sono famosi i Dialoghi italiani che espongono sia la sua filosofia sia le idee morali. Vediamo brevemente quali sono le idee filosofiche principali di Giordano Bruno. Fammi sapere qui sotto nei commenti se vorresti una lezione più approfondita su questo autore.

Innanzitutto Bruno si allontana dalla prospettiva scientifica per abbracciare la magia segnando quindi una battuta d’arresto del naturalismo scientifico tra i cui esponenti vi era Telesio che abbiamo appena conosciuto. Bruno inoltre disprezza completamente la religione che è considerata un qualcosa che serve per governare dei popoli rozzi come dice lui stesso la religione è “per l’istituzione di rozzi popoli che dènno esser governati”. Per Bruno la religione è utile ma non ha alcun valore. Questo perché la religione non si basa né sulla ragione né sulla natura e quindi, riprendendo le parole di Bruno, la religiosità popoli è una “santa asinità” proprio perché è utile solo a governare popoli rozzi che non si basano sulla ragione e sulla natura. C’è però un altro tipo di religiosità che è quella dei sapienti, delle persone dotte che è una religiosità accettabile perché loro cercano la strada per raggiungere Dio in modo razionale.

Dio per Bruno è mente sopra di tutto (mens super omnia) e mente presente in ogni cosa (mens insita omnibus). Vediamo di analizzarle insieme. Dio è mente sopra di tutto quindi in questa frase Bruno implica che Dio fuori da questo tutto, essendo sopra di tutto. quindi Dio è fuori dal cosmo ed è per questo non riusciamo a conoscerlo completamente ed è per questo che è oggetto fede. Noi possiamo solo credere che egli esista e possiamo crederlo, avere fede e aspettare le rivelazioni che lui ci fa attraverso il fatto che Dio è anche presente in ogni cosa, è in mezzo a noi e noi possiamo fare filosofia parlando di Dio proprio perché in parte egli è accessibile alla nostra ragione. Quindi in sostanza, in parte Dio è accessibile perché è presente in ogni cosa del mondo che ci circonda ma non è accessibile del tutto perché Dio è anche fuori dal cosmo, sopra ogni cosa. Dio, per Bruno, è l’anima del cosmo perché agisce grazie all’intelletto universale che è presente nel mondo ed è anche principio e causa di ogni cosa. da lui quindi nasce tutto e lui è quindi la causa di tutto.

Campanella faceva parte dell’ordine dei dominicani ma fu anche lui accusato più volte di eresia nella sua vita tanto che ad un certo punto fuggì a Parigi dove trascorse gli ultimi anni di vita. scrisse diverse opere tra le quali, le più importanti sono La filosofia dimostrata dai sensi, Del senso delle cose e della magia, Filosofia reale di cui fa parte la nota città del sole. Campanella aggiunge al rigore fisico di Telesio anche degli aspetti magici e metafisici che abbiamo essere di grande interesse, soprattutto quelli magici durante il rinascimento. Secondo Campanella, si può conoscere veramente le cose attraverso i sensi, la vera sapienza passa attraverso i propri sensi che, poi vedremo essere un po’ diverso dal pensiero dominante durante la rivoluzione scientifica che vedremo a breve.

Le primalità dell’essere sono l’essenza di tutte le cose e sono state usate da Dio per creare il mondo e governarlo. Infatti, dentro ogni cosa c’è:
- Potere (potentia): deriva dalla necessità che vuol dire ogni cosa è necessariamente e non può essere diversamente
- Sapere (sapientia): deriva dal fato e che è la causa delle cose naturali
- Amore (amor): deriva dall’armonia perché tutte le cose sono volte al fine supremo in armonia

Le tre primalità del non essere sono:
- Impotenza
- Insipienza
- Odio

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A presto. Dott.ssa Laura Pirotta, psicologa clinica.

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