Le gladiatrici nell'antica Roma. Esistevano davvero?

Le gladiatrici erano donne che combattevano nell'arena nell'antica Roma, ma erano molto rare e spesso malviste dalla società. Non si sa con certezza come e perché queste donne diventassero gladiatrici, ma si pensa che alcune fossero schiave, altre volontarie, e altre ancora appartenenti a famiglie nobili che cercavano fama e gloria.

Le prime testimonianze di gladiatrici risalgono al I secolo a.C., quando il poeta romano Ovidio le menziona nella sua opera Ars Amatoria. In seguito, diversi autori romani, come Tacito, Svetonio e Giovenale, criticano le gladiatrici come un segno di decadenza e corruzione dei costumi. Alcuni imperatori, come Augusto e Domiziano, cercano di limitare o proibire le gladiatrici con delle leggi, ma senza successo.

Le gladiatrici combattevano con le stesse armi e le stesse regole dei gladiatori maschi, e potevano affrontare sia avversari dello stesso sesso che del sesso opposto. Alcune gladiatrici divennero famose e rispettate, come dimostrano le iscrizioni che le celebrano e le raffigurano. Un esempio è la Tabula Larinas, una stele funeraria che mostra due gladiatrici, Achillia e Amazonia, che si salutano dopo aver combattuto con onore³.

Le gladiatrici, quindi, esistevano nella Roma antica, ma erano una minoranza e una curiosità nel mondo dei giochi gladiatori. La loro presenza suscitava interesse, ma anche scandalo e disapprovazione.

CAPITOLI
00.00 Introduzione
00:50 Esistevano le gladiatrici? Le leggi
05:25 La donna gladiatrice di Londra
07:34 Il rilievo di Alicarnasso
09:34 La donna con la Sica
10:35 I riferimenti nelle fonti antiche