Omaggio a Mirna Doris

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Nata a Napoli nella zona di Marechiaro il 28 settembre del 1940, la giovane Mirna fu ascoltata da Johnny Lombardi, un commerciante italiano proprietario di supermercati in America, il quale la scelse per incidere la canzone pubblicitaria della sua azienda. Recatasi alla famosa casa discografica Phonotype Record per incidere la canzone, fu ascoltata dal maestro Salvatore Mazzocco, famoso grazie alle sue canzoni proposte al Festival di Napoli e di Sanremo, il quale le diede lezioni.

Nel 1962 partecipa al concorso per Voci Nuove di Castrocaro Terme posizionandosi ottava fra centinaia di concorrenti con le canzoni Il primo mattino del mondo e Mare verde. In particolare grazie all'interpretazione di Mare verde, nella quale mostra una notevole forza espressiva, riscuote l'unanime consenso della stampa: viene quindi messa sotto contratto dalla casa discografica Fonit. Partecipa dunque alla prima edizione della Barca d'oro con il brano, musicato da Mazzocco, Core e penziero. Nel dicembre dello stesso anno si mette in luce al Gran Festival di Piedigrotta, interpretando 'Na vita sola, abbinata alla cantante Rita Morin.

Nel 1963 partecipa alla seconda edizione della Barca d'oro con i brani Non sei tu e Primm'ammore. Nel mese di ottobre debutta al Festival di Napoli, presentando Suonno perduto (con cui ottenne la finale e il decimo posto della classifica generale) e Ricciulella, entrambi musicati dal maestro Mazzocco. Mirna confermò le sue doti di interprete e di cantante[2], in un'edizione del Festival che vide arrivare al secondo posto il brano Indifferentemente, che diventò in seguito un punto fondamentale del suo repertorio. Nel frattempo partecipa a varie trasmissioni radiofoniche (Album di canzoni, Le nuove canzoni italiane) e televisive (Carnet di musica, Sera di luglio).

Passata alla King, in coppia con Aurelio Fierro duetta al Festival di Napoli 1964 nella canzone Nun m'abbraccià. Nella stessa edizione presenta anche ''Mparame a vulè bene, in abbinamento a Peppino Gagliardi, che però non accede alla finale.

L'anno successivo partecipa con Schiavo d'ammore, in abbinamento con Mario Abbate, e con Dduje giuramente, abbinata a Sergio Bruni, arrivando con entrambi i brani in finale. Dalle due canzoni furono ricavate sceneggiate da lei interpretate, che segnarono l'esordio di Mirna in teatro.

Nel 1966 partecipa anche ad Un disco per l'estate con il brano Tu non meriti, eliminata nella prima fase. Sempre nel '66 presenta Rose d'o mese 'e maggio e Nun m'abbandunà al Festival di Napoli. Il primo brano in abbinamento con Mario Trevi, il secondo con Luciano Tomei. In ottobre, invece, prende parte al Festival di Zurigo con il motivo Io ti perdono. Nello stesso anno partecipa con Diciamoci ciao alla trasmissione di Pippo Baudo Settevoci.

Al Festival di Napoli 1967 canta Nun spezza' 'sta catena in coppia con il giovanissimo Antonio Buonomo (eliminata dalle giurie), e Addio felicità, abbinata al cantante Luciano Tajoli. Abbiamo tanto tempo è invece la canzone con cui partecipa al Festival delle Rose

Vince il Festival di Napoli 1968 con Core spezzato (in abbinamento con Tony Astarita), con la direzione d'orchestra del maestro Tonino Esposito. Nella stessa edizione presenta anche Ammore 'e Napule, in abbinamento con Claudio Villa, che si qualifica al terzo posto. Il brano vincitore entrò nella hit parade di Tv sorrisi e canzoni, avvenimento insolito per una canzone napoletana; dallo stesso brano venne ricavata una sceneggiata con Mirna nel ruolo di prima attrice. Nello stesso anno riceve a Genova insieme a Massimo Ranieri la Caravella d'oro.

Torna ancora al Festival di Napoli 1969 e lo vince nuovamente con Preghiera a 'na mamma in coppia con Aurelio Fierro. Presenta anche Estate... addio!, in coppia con Gloria Christian che non accede, però, alla serata finale. Nel mese di ottobre varca per la prima volta l'oceano e partecipa alla Carnegie Hall di New York al Festival della canzone napoletana presentato da Mike Bongiorno.

L'anno successivo presenta due canzoni al Festival di Napoli 1970: Chitarra rossa, in abbinamento con Mario Merola, si classificò al quinto posto della classifica finale; venne apprezzata pure la sua interpretazione della più ironica 'A mossa, presentata in abbinamento con Franco Franchi. A Canzonissima 1970 riscuote notevole successo nel primo turno con Verde fiume; nel secondo turno presenta il brano Le rose del cuore.

Dopo aver cambiato casa discografica ed essere passata alla Hello del cantante Luciano Rondinella, nel 1971 partecipa nuovamente a Canzonissima con la classica Core 'ngrato. Salta invece la sua partecipazione al Festival di Napoli con il brano Mandulinata tragica: la manifestazione viene infatti annullata tra mille polemiche. Viene invece invitata a Senza rete, dove canta un medley di successi: I' te vurria vasà, 'O surdato 'nnamurato e Indifferentemente.

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