Traversata: Roccia Nera 4075 mt - Gemello del Breithorn 4106 mt - Breithorn Orientale 4139 mt 4K

3 fantastici 4000 mila in giornata compiendo una superba traversata di cresta tutta sopra i 4000 metri.
Partenza con la prima funicolare dagli impianti di Cervinia (siamo in inverno, quindi la prima non parte prima delle 8:15).
Si mette subito piede a Plateau Rosa a quota 3480 metri da dove partiremo.
Sci ai piedi si percorrono le piste fino al Piccolo Cervino prima ed al Colle del Breithorn poi.
Poco prima del colle si è già su ghiacciaio pertanto ci si lega e si prosegue in conserva (i buchi sul ghiacciaio di Verra sono enormi!!!).
Arrivati al colle del Breithorn decidiamo di tenerci alti sopra i crepacci arrivando direttamente sopra il Bivacco Rossi e Volante. Si può anche seguire la traccia che scende verso il Polluce, ma poi toccherebbe risalire per più metri di dislivello.
Dopo esser scesi per qualche centinaio di metri arriviamo direttamente sotto la ripida parete della Roccia Nera, che risaliremo integralmente fino alla cresta e da qui in breve alla vetta.
Giornata stupenda anche se leggermente velata con solo noi 2 in giro a farla da padroni (toccherà tracciare tutto integralmente).
La vista dal primo 4000 è stupenda su tutto il gruppo del Rosa.
Da qui si prosegue per l'evidente e a tratti affilata cresta, facendo particolare attenzione alle enormi cornici sul lato nord (espostissimo).
Arrivati alle pendici del Gemello del Breithorn si risale l'ultimo tratto del ripido canalino e poi con facili e mediamente esposti tratti di misto si giunge sulla stretta vetta, di poco più alta rispetto alla precedente.
Le difficoltà iniziano in questo punto, dove si prosegue per passaggi non facili e molto esposti andando a cercare la prima sosta per le 2 calate che dovremo affrontare (noi avevamo una corda da 50 metri, consiglio una da 60 per stare più tranquilli).
Attrezziamo due doppie da 25 mt circa l'una , entrambe nel vuoto e molto esposte.
Raggiungiamo così nuovamente la cresta nevosa che percorreremo fino alla base del Breithorn Orientale.
Se fino a prima i tratti di arrampicata erano medio facili qui la situazione si complica, con dei passaggi di IV grado che, effettuati in scarponi da scialpinismo con tutta l'attrezzatura (sci inclusi) sulla schiena, non sono proprio una passeggiata. Scarsa anche la possibilità di fare protezione e da non sottovalutare l'esposizione.
Con un po' di fatica raggiungiamo infine l'ultimo 4000 di giornata. La soddisfazione è enorme, così come la stanchezza. Ci aspetteranno ancora 3 doppie per la discesa in cresta (con corda da 60 e informandosi bene su dove calarsi credo ne bastino 2 di doppie).

Sono ormai le 16:30 quando mettiamo piede sulla cresta nevosa, ovviamente siamo gli unici ancora a bazzicare da queste parti e fitte nebbie incombono minacciose.
Scendiamo così molto ripidamente il ripido pendio di vene marcia che ci permette di ricongiungerci con la traccia dell'andata. Da qui ripelliamo fino al colle del Breithorn e poi agli impianti del Piccolo Cervino.

Fa freddissimo e, dopo la lunghissima discesa integrale della pista del 'Ventina', ormai quasi al buio arriviamo alla macchina.

Che dire: gita EPICA e abbastanza complicata. Che dona però una soddisfazione immensa!

Condizioni della neve trovate: neve dura al mattino. Poi molle e a tratti sfondosa durante le ore più calde (faticoso da tracciare). Ghiacciata sulle piste da sci al rientro. Abbondante in alcuni punti in cresta (ATTENZIONE alle cornici!)

Difficoltà alpinistica: AD. Materiale necessario: ramponi, piccozza, casco, imbrago, corda da 50 o 60 metri, e tutto il materiale per fare delle doppie ed assicurarsi nella progressione su ghiacciaio.

Per la traccia della gita cercatemi su Strava o Garmin (Fabio Mochettaz).

Totale gita: circa 22,5 Km A/R e 1060 metri D+

Buona Visione!

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