ADORAZIONE EUCARISTICA - Cos'è? Come si fa? Perché? (247)

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Forma speciale e altissima della orazione mentale è l'ADORAZIONE EUCARISTICA, a volte un po' dimenticata dalla maggioranza dei fedeli. Adorazione come contemplazione dell'umiltà di Dio, nel silenzio di un dialogo misterioso a segnare i momenti decisivi della vita del discepolo. Adorazione come canto e contemplazione meravigliata operata dalla fede quando i sensi falliscono. Esperienza mistica escatologica, anticipazione dell'essere in comunione definitiva con Cristo.

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Adóro Te devóte, látens Déitas,
Quæ sub his figúris, vere látitas:
Tibi se cor meum totum súbjicit,
Quia, te contémplans, totum déficit.

Visus, tactus, gustus, in te fállitur,
Sed audítu solo tuto créditur:
Credo quidquid díxit Dei Fílius;
Nil hoc verbo veritátis vérius.[2]

In cruce latébat sola Déitas,
At hic látet simul et humánitas:
Ambo támen crédens átque cónfitens,
Peto quod petívit latro pœnitens.

Plagas, sicut Thomas, non intúeor,
Deum támen meum te confíteor.
Fac me tibi sémper mágis crédere,
In te spem habére, te dilígere.

O memoriále mortis Dómini,
Panis vivus, vitam præstans hómini,
Præsta meæ menti de te vívere,
Et te illi semper dulce sápere.

Pie pellicáne, Jesu Dómine,
Me immúndum munda tuo sánguine,
Cujus una stilla salvum fácere,
Totum mundum quit ab ómni scélere.

Jesu, quem velátum nunc aspício,
Oro fíat illud, quod tam sítio:
Ut, te reveláta cernens fácie,
Visu sim beátus tuæ glóriæ. Amen.

Come uno che l'amore rende pronto, io ti adoro,
o Dio che ti nascondi e in questi simboli a noi vero ti dai, inafferrabile.
Interamente a Te si sottomette il cuore:
ché troppo sei grande, e vinci ogni sua forza di penetrazione.
Se mi lascio guidare da ciò che vedo, o tocco, o gusto, io cado nell'inganno.
Posso soltanto udire: ma basta, a dare sicurezza alla mia fede.
Tutto quello che il Figlio di Dio disse, io lo credo:
di questa tua parola di verità, nulla è più vero.
Quando fosti crocifisso, il divino era nascosto;
ma qui, anche l'umano tuo ci vien sottratto.
E proprio qui, l'uno e l'altro credendo e proclamando,
ti faccio anch'io la preghiera del ladrone in pentimento.
Neppure, come a Tommaso, m'è dato di scrutare le tue piaghe;
e, nonostante, ti rendo confessione: «Sei Tu il mio Dio!».
Fa’ che a Te sempre di più io creda, e in Te abbia speranza, e che ti ami.
O memoriale della morte del Signore!
O pane vivo che all'uomo vai donando vita! Fammi un dono:
viva di Te l'anima mia, e sempre abbia gusto per Te, come per un sapore grato.
La tua tenera e santa dedizione, Gesù Signore,
giunge a donare interamente il sangue.
Di questo sangue, anche una goccia piccola è in grado di salvare il mondo intero.
Con questo sangue, fai nettezza in me! Sono un immondezzaio.
Ti sto guardando, Gesù, che ti sei messo un velo.
Sono assetato; e ti faccio una preghiera:
fissare quel tuo volto d'uomo senza più schermi ormai;
e, dal veder direttamente la tua divina gloria, tutto restarne beatificato.
(S. Tommaso d’Aquino – traduzione di don Giovanni Moioli)

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