Referendum come funziona? | Studiare Diritto Facile

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Che cos'è un referendum abrogativo e come funziona?
Con questo video ve lo spiego con il metodo studiare diritto facile. Se ancora non conosci il metodo ti lascio il link nei commenti per scoprire di più. Iscriviti al canale e attiva le notifiche per rimanere aggiornato sui prossimi video che pubblicherò. incominciamo.
La Costituzione disciplina 4 tipologie di referendum:
1. APPROVATIVO (art. 138 Cost):
Previsto per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali.
2. CONSULTIVO (art. 123 e 132 c.2 Cost):
In materia di Regioni e di enti locali.
3. ABROGATIVO (art. 75 Cost):
Sulle leggi e sugli atti aventi forza di legge.
4. CONFERMATIVO: con riguardo allo Statuto nelle Regioni a statuto ordinario e speciale.
Oggi parliamo del REFERENDUM ABROGATIVO.
È una tipologia di referendum che può essere indetto allo scopo di abrogare (del tutto o in parte), attraverso il voto popolare, una legge o un atto avente forza di legge, quando questo sia richiesto da 500.000 elettori o 5 consigli regionali.
Perché il referendum sia valido occorre che abbia partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto (c.d. quorum) e che sia stata raggiunta la maggioranza dei voti validi.
Se al voto partecipa meno della metà degli aventi diritto ciò significa che non vi è un interesse popolare sull’oggetto del referendum, e quindi lo stesso non può essere valido indipendentemente dal risultato raggiunto in sede di voto.
Questo spiega perché, in caso di referendum abrogativo, le forze politiche che sono contrarie si limitano ad invitare a non andare a votare. Se non si raggiunge il quorum il referendum non passa.
Vi sono dei limiti all’oggetto del Referendum. NON si possono proporre referendum:
a. Su leggi tributarie e di bilancio
b. Su leggi di amnistia e di indulto
c. Su leggi di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali
L’abrogazione di una legge attraverso referendum genera un vincolo per il Parlamento, nel senso che quest’ultimo non potrà ripristinare la normativa abrogata per via referendaria.
La Corte Costituzionale a questo proposito, ha infatti sottolineato che il referendum manifesta una volontà definita e irripetibile, e pertanto al legislatore non è consentita la scelta politica di far rivivere la normativa abrogata.
Il procedimento referendario è disciplinato dalla L. 352/1970 ed è diviso in 8 fasi:
1. INIZIATIVA PER LA RACCOLTA DELLE FIRME o RICHIESTA DI ALMENTO 5 CONSIGLI REGIONALI
2. DEPOSITO DELLE 500.000 FIRME (O DELLA RICHIESTA DI ALMENO 5 CONSIGLI REGIONALI APPROVATA A MAGGIORANZA ASSOLUTA)
3. ACCERTAMENTO DELLA LEGITTIMITÀ DELLA RICHIESTA, DA PARTE DELL'UFFICIO CENTRALE PER IL REFERENDUM costituito presso la Corte di Cassazione
4. GIUDIZIO DI AMMISSIBILITÀ DA PARTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE.
5. INDIZIONE del Referendum, a cura del Presidente della Repubblica.
6. VOTAZIONE e SCRUTINIO delle schede.
7. PROCLAMAZIONE DEL RISULTATO a cura dell'Ufficio centrale per il referendum presso la Corte di Cassazione
8. DICHIARAZIONE DI ABROGAZIONE con decreto del Presidente della Repubblica.
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Bene direi che è tutto, io ti saluto e ci vediamo al prossimo video!