Non tutto il male viene per nuocere: la storia del Contadino

Non tutto il male viene per nuocere: è questo che ci insegna la storia del contadino. Non tutto ciò che ci accade è completamente buono o completamente cattivo. È molto facile etichettare un avvenimento nel presente come buono o cattivo; ma è anche un azzardo, perché ogni evento porta con sé aspetti negativi e positivi che puoi scoprire soltanto osservando le cose nel loro insieme.

Anche la sofferenza vissuta nel presente può rivelare lati positivi nel futuro. Per accoglierli è necessario anzitutto essere consapevoli che quanto stiamo vivendo è temporaneo, ed essere abbastanza lucidi da saper vedere oltre il momento presente.

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"C'era una volta un contadino, era molto povero, per vivere lavorava duramente la terra aiutato dal suo cavallo, e manteneva in questo modo la sua famiglia.
Un giorno il cavallo scappò dalla stalla, e tutti i contadini vicini corsero da lui e dissero: "Ma che sfortuna, il tuo cavallo è scappato, è una tragedia!"
E il contadino rispose: "forse!"

Qualche giorno dopo il cavallo ritornò portando con sé una mandria di cavalli selvatici.
I vicini del contadino tornarono alla fattoria e dissero: "Che fortuna! Adesso hai molti cavalli… una vera benedizione!"
E il contadino rispose: "forse!"
 
Qualche giorno dopo, nel tentativo di addomesticare uno dei cavalli, il figlio del contadino venne disarcionato, e cadde al suolo fratturandosi una gamba in maniera molto dolorosa.
I vicini della fattoria accorsero dal contadino e dissero: "Mio dio che sciagura, tuo figlio si è rotto una gamba per colpa di questi cavalli selvatici, non ci voleva!"
Ma anche questa volta il saggio contadino disse: "forse!"
 
Qualche settimana dopo, passarono per il villaggio gli inviati del re con il compito di reclutare i giovani da inviare in guerra.
Anche la casa del vecchio contadino venne visitata dai soldati reali, ma quando trovarono il giovane a letto, con la gamba immobilizzata, lo lasciarono stare per proseguire il loro cammino.
Qualche tempo dopo scoppiò la guerra e molti giovani morirono nel campo di battaglia, il giovane si salvò a causa della sua gamba zoppa.

Tutti nella comunità vennero a sapere della cosa successa e andarono dal contadino a dirgli: "Mamma mia, ma che fortuna che avete avuto con il fatto della gamba rotta!"

E il saggio contadino rispose, ancora una volta: "forse!"

Mi piace molto questa storia. La morale è questa: è molto facile etichettare nel presente e su due piedi cosa sia buono o no per noi, ma è solo quando vedi le cose nel loro insieme che puoi dire cosa sia positivo o negativo. 

Nella vita non ci sono situazioni completamente buone o completamente cattive, ogni cosa ha dei pro e contro.

Capire che le conseguenze di quanto ci accade sono imprevedibili, implica imparare a dare la giusta importanza ai nostri giudizi ma anche alle nostre emozioni: essere consapevoli che quanto stiamo vivendo è temporaneo, ci farà comunque provare dolore, ma la sofferenza sarà più sopportabile.

Questo non significa che non dobbiamo preoccuparci di risolvere il problema, ma che dovremo essere abbastanza lucidi da saper vedere oltre il momento presente.

Allora la prossima volta che qualcosa che etichetti come negativo investirà la tua giornata, e magari chi ti sta intorno ti dirà: oh mio dio… è una tragedia!
Fermati e prova a pensare al saggio contadino di questa storia, sii paziente e rispondigli: "forse!"

È certamente un cambiamento di prospettiva che non si ottiene da un giorno all'altro. Tuttavia, vale la pena provarci perché ci aiuterà a vivere più serenamente."