Notiziario olivicolo Emilia Romagna 22 marzo 2024

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n. 12 – 22 marzo 2024 –
Fase fenologia: siamo nella ripresa vegetativa e si ha un inizio di germogliamento, negli areali meglio esposti si intravvedono le prime foglie apicali separate ed evidenti mentre quelle a fiore rimangono chiuse, si prevede che, dalla metà della settimana prossima inizino a sbottonare.
Stato delle piante e operazioni agronomiche Le chiome degli olivi si presentano in buono stato e le temperature del terreno a livello delle radici, 30 – 40 cm di profondità, hanno orami superato gli 11°C e stanno portando la pianta nella fase di assorbimento degli elementi nutrivi e della soluzione circolante.
Situazione fitosanitaria Mosca dell’olivo: complici i cambiamenti climatici, ci troviamo a fine marzo 2024 con una popolazione di Mosca dell’olivo ben presente nei nostri oliveti.
Probabilmente l’ultima generazione di questo dittero, avvenuta tra ottobre e novembre dello scorso anno, ha avuto la possibilità di svernare senza subire danni da freddo, sia come adulto, sia come pupa nel terreno e sia come larva nelle olive cadute a terra o non raccolte.
Ora, dai controlli di queste due ultime settimana su punti di monitoraggio, sono state rilevate catture di adulti.
Considerato che sono rimaste olive sulle piante dopo la raccolta, soprattutto in oliveti abbandonati, potrà accadere, condizioni climatiche permettendo, che, entro la fine di aprile si avrà una generazione primaverile di mosca.
Per questo motivo, chi adotta trappole attract and kill a lunga persistenza, 180 giorni, può già posizionarle, così da limitare la numerosità della popolazione.
Scolitidi: negli oliveti che hanno avuto o soffrono di infestazioni di scolitidi si consiglia il tradizionale metodo preventivo dei rami esca, costituite dai fasci di rami lasciati durante la potatura, che hanno la finalità di attrarre le femmine degli scolitidi in cerca di legno debilitato per l’ovideposizione.
Quando saremo a fine aprile o maggio andranno bruciate, prima dello sfarfallamento degli adulti.
Parassiti Fungini: le attuali condizioni ambientali rendono possibili attacchi di Occhio di pavone, Piobatura o Antracnosi e cancri rameali, come pure il batterio della Rogna dell’olivo, un’adeguata protezione diventa fondamentale intervento con prodotti rameici subito dopo le potature e dove, storicamente, si sono registrate infezioni importanti.
Le temperature di periodo consentono anche l’utilizzo della Dodina, che ha funzione preventiva e curativa.
n. 12 – 22 marzo 2024 -
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