Biblioteche d'Italia | Biblioteca Riccardiana di Firenze

La Biblioteca Riccardiana di Firenze è la protagonista della nuova tappa di Biblioteche d'Italia, il viaggio del Ministero della Cultura con l'agenzia di stampa Dire alla scoperta dei tesori del patrimonio librario italiano.

Il Palazzo Medici Riccardi che ospita la Biblioteca Riccardiana venne realizzato nel 1450, nel cuore della città, e deve il nome alla famiglia fiorentina dopo che questa acquistò lo storico edificio dalla nota famiglia Medici. Fu poi proprio su iniziativa della famiglia Riccardi che venne creato l’ambiente della Biblioteca per il quale «vennero chiamati i maggiori artigiani fiorentini per realizzare le scaffalature in noce e abete», spiega nel video la Direttrice, Francesca Gallori, «e decorato da Luca Giordano, uno dei maggiori pittori del tempo».

Il Settecento segnò la fine della ricchezza economica della famiglia. I libri furono acquistati da una cordata di librai fiorentini nel 1813 e resi nuovamente disponibile al pubblico nel 1815.

Il punto di forza della Biblioteca è la collezione dei manoscritti, di grande importanza dal punto di vista storico, artistico e filologico. «Si può dire che in queste stanze sono raccolte le pagine più importanti dell’Umanesimo e del Rinascimento fiorentino», afferma la Direttrice.

Accanto a un piccolo numero di manoscritti greci e arabi, sono conservati manoscritti miniati legati alla storia dell'edificio come il "Virgilio Riccardiano", che illustra le fasi di costruzione del palazzo mentre racconta per immagini le vicende di Enea, oppure il libro d’abaco voluto da Lorenzo il Magnifico per il figlio Giuliano. Sono presenti anche numerosi manoscritti in volgare, manoscritti danteschi tra cui spicca quello della Commedia copiato da Boccaccio o la parte Riccardiana del Riccardiano Braidense, uno dei testi più antichi della Commedia.

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