Soncino, uno dei borghi più belli d'Italia

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Soncino è un borgo tranquillo e facilmente raggiungibile, ricco di suggestive testimonianze storiche ed artistiche.

La Rocca sforzesca
Fu il degrado in cui versava l’antica rocca di sud-est, prima costruzione militare a difesa del borgo risalente al X secolo, a determinare il duca Galeazzo Maria Sforza ad erigere una nuova rocca a sud-ovest. La torre a base circolare è frutto dell’adattamento del preesistente torrione. I lavori per l’approntamento della nuova fortezza presero avvio nel 1473, su progetto di Bartolomeo Gadio, per concludersi entro il 1475.
Con l’infeudazione del Conte Massimiliano Stampa del 3 novembre 1536, lo splendido manufatto militare venne progressivamente modificato e trasformato in castello per renderlo residenziale con alcuni interventi di decorazione pittorica pregevoli e fu realizzata la cappella ricavata nella torre di sud-est. Il fortilizio pervenne in stato di degrado al Comune di Soncino il 27 maggio 1876 per lascito testamentario di Massimiliano Cesare Stampa, 14° e ultimo marchese di Soncino.
Nel 1883, il Regio Ministero della Pubblica Istruzione incaricò l’architetto Luca Beltrami di progettarne il ripristino e il restauro. L’intervento del Beltrami rappresenta un esempio di ricostruzione condotto sulla base di una rigorosa documentazione storica.

Chiesa di S. Maria Assunta (Pieve)
La chiesa attuale è il risultato di numerose trasformazioni, a partire dal XII secolo. Le aggiunte dei secoli XIV e XV non avevano intaccato in alcun modo la struttura romanica, mentre invece il rifacimento del 1580 mutò profondamente la struttura antica, in quanto dovette adattarsi alle nuove norme liturgiche stabilite dal Concilio Tridentino. In epoca tardo rinascimentale la chiesa venne interamente affrescata dai cremonesi Giulio Calvi detto il Coronaro (1585) ed Uriele Gatti, il quale, nel 1589, dipinse la controfacciata. L'epoca barocca lasciò tracce evidenti come l’allungamento del coro (1601-1615) e la costruzione delle cappelle laterali, mentre nel XIX secolo l'architetto Carlo Visioli edificò la cappella della SS. Trinità. Il terremoto del 1802 danneggiò seriamente la chiesa, tanto che intorno agli anni che vanno dal 1883 al 1888, il celebre architetto Carlo Maciachini la restaurò e la ampliò. Le navate e le cappelle meridionali furono conservate, come pure il campanile, mentre il muro settentrionale venne rettificato e la facciata venne riportata al suo presunto aspetto medioevale.

Museo della Stampa
Il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino, nato dalla volontà dell’Associazione Pro loco, fu inaugurato nel 1988 in concomitanza con le celebrazioni, organizzate per ricordare un evento memorabile, i 500 Anni della Stampa della Prima Bibbia Ebraica completa, avvenuta proprio a Soncino il 22 Aprile 1488, ad opera di una famiglia di ebrei provenienti da Spira, in Germania.
Intorno al 1490 gli Ebrei che ormai avevano assunto il cognome “Soncino” dovettero lasciare il nostro Borgo; l’attività di stampa continuerà a Barco di Orzinuovi, Brescia, Cesena, Rimini, Fano, Pesaro, Napoli, Salonicco e Costantinopoli.
Essi stamparono non solo in lingua ebraica ma anche opere in latino, in greco, in volgare italiano e perfino testi religiosi cristiani. Firmarono sempre le loro produzioni con il nome di SONCINO, quale segno di riconoscenza verso la città che li aveva accolti dopo la cacciata dalla Germania.
Gershom Soncino fu l’unico tipografo ebreo a stampare con mezzi propri, esercitando a cavallo di due secoli. Egli è considerato il più grande tipografo ebreo per la cura e la precisone compositiva dei testi e per la veste tipografica dei volumi.

Chiesa di San Giacomo
La chiesa di San Giacomo venne edificata nel XIV secolo sull'area di un antico ospizio per pellegrini, che continuò a funzionare fino al 1361. Dal 1361 al 1364 fu affidata ai canonici lateranensi di San Cataldo di Cremona che riuscirono a completare la torre campanaria, dall'insolita forma eptagonale (a sette lati).
Concessa ai domenicani, tra il 1456 ed il 1468 venne costruito il chiostro, ricostruita la zona absidale, la cripta ed il presbiterio sopraelevato. L'interno, a causa degli interventi sei e settecenteschi, si presenta in forme barocche.
Attraverso una scalinata si scende nella cripta della Santa Corona, costruita dopo il 1470 che ospitava la preziosa reliquia, ora nella chiesa di Santa Maria Assunta. Particolare il presbiterio sopraelevato dove si possono ammirare due vetrate, opera di Fra Ambrosino de' Tormoli, e il coro ligneo in noce realizzato da fra Damiano Zambelli nel 1507-1508.
Attraverso un corridoio in fondo alla navata sinistra, si giunge in Sacrestia e da qui nel chiostro.
(Fonte www.prolocosoncino.it/cosa-vedere.php#:~:text=Soncino%20%C3%A8%20un%20borgo%20tranquillo,che%20potrete%20ammirare%20e%20scoprire.)

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