AutoRicerca è la rivista del LAB – Laboratorio di Autoricerca di Base, la cui missione è pubblicare testi sulla ricerca interiore ed esteriore, sia in italiano che in inglese. Ponendosi al di fuori delle abituali categorie editoriali, AutoRicerca offre ai lettori scritti di valore (articoli, dialoghi, manuali, monografie, racconti…) selezionati personalmente dall’editore.
Questo ventottesimo numero, tutto in italiano, contiene tre contributi. Il primo, redatto in forma autobiografica da Massimiliano Sassoli de Bianchi, affronta un tema assai controverso: quello delle cosiddette “incarnazioni divine”, dove il termine “divino” è da intendere nel senso di entità che, ipoteticamente, non possederebbero una natura umana, cioè non sarebbero soggette alle medesime leggi evolutive di noi esseri umani. Un esempio noto, tratto dalla tradizione ebraico-cristiana, è quello dei cosiddetti angeli, o arcangeli, entità sovraumane che assisterebbe il divino nel perseguimento del suo misterioso piano.
Essendo l’apparenza di tali presunti esseri extrasistemici del tutto simile a quella di un qualunque terrestre (mangiano, camminano, si stancano, parlano, si arrabbiano, si accoppiano, ecc.), queste loro autodichiarazioni, di appartenere a una stirpe divina, producono solitamente dei sentimenti contrastanti nelle persone che cercano di relazionarsi con loro, soprattutto se ritenuti credibili nelle loro esternazioni.
Molti esseri umani percepiscono una naturale traenza verso il divino, oltre che il senso di una missione da compiere su questo pianeta. Ne consegue che l’interazione con un presunto essere spirituale, portatore di un messaggio proveniente da oltre, rischia di essere presa molto sul serio, soprattutto se il messaggio in questione assume la forma di una vera e propria “chiamata” cui si chiede di rispondere con senso di responsabilità, essendo la posta in gioco solitamente molto alta (ad esempio, il destino dell’intero universo).
Tuttavia, le profezie contenute in questo genere di rivelazioni sembrano non trovare mai conferma, o allora vengono clamorosamente smentite quando riportano delle date specifiche, e questo produce una forte dissonanza cognitiva in tutti coloro che entrano in contatto con queste comunicazioni, inclusi i presunti messaggeri divini. Pur di non abbandonare l’ideale del messaggio salvifico ricevuto, questa dissonanza rischia tra l’altro di essere risolta al prezzo di un’accresciuta incapacità di confrontarsi lucidamente con il reale.
Il secondo contributo di questo numero 28 di AutoRicerca contiene una suggestiva lettera scritta da Patrizia Verdiani, in risposta al summenzionato racconto autobiografico.
Infine, il terzo e ultimo contributo è un articolo di natura critico-costruttiva sul tema delle Costellazioni Familiari Sistemiche, messe a punto da Bert Hellinger, dove vengono analizzati i possibili effetti collaterali di queste pratiche, non per disincentivarle ma per renderle più sicure.
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