11 Nov: 120 Uomini in 1 minuto! RUSSI DIMENTICANO L'ARTIGLIERIA | Guerra in Ucraina

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Gli aggiornamenti del resoconto di oggi riguardano la direzione di Siversk.

Qui dopo l'ultimo disastroso assalto i russi hanno deciso di cambiare vettore d'attacco e lanciato un'altra massiva offensiva dal fianco nord di Ivano-Darivka.
Nonostante la pressione esercitata da un altro assalto meccanizzato i combattenti ucraini della 54ma hanno imparato dalla 10ma d'assalto montano e organizzato una difesa multistrato per respingere gli attacchi russi.

L'ultima volta abbiamo parlato dell'assalto meccanizzato russo a sud di Ivano-Darivka finito in disastro, con alte perdite di personale e corazzati e i feriti abbandonati nella zona grigia.
Sembra che il comando russo abbia capito che il principale problema fossero le posizioni difensive ucraine che, a causa della loro altezza rendendevano ulteriori assalti poco praticabili.

Ecco perché le forze russe hanno lanciato la seconda ondata lungo la piattaforma elevata a nord di Ivano-Darivka, avanzando dalla raffineria di Lysychansk, dove avevano accumulato numerosi corazzati per l'attacco.
In questa maniera puntavano a ridurre le perdite posizionandosi alla stessa elevazione delle posizioni ucraine, sperando di raggiungerle e catturarle.
Per mantenere l'elemento sorpresa, hanno evitato di usare artiglieria pesante ed aviazione, cosa che ha però reso la situazione problematica.

L'elemento sorpresa infatti è venuto a mancare, in quanto i comandanti ucraini si aspettavano uno scenario simile.
Con solo una strada in terra battuta che porta alle posizioni principali russe alla raffineria, gli ucraini erano pronti a concentrare il fuoco di droni e dei lanciamissili anticarro contro questo stretto corridoio.
In più il fatto che la via scelta per l'attacco si restringesse fino a 1km di larghezza, ha limitato la manovrabilità russa durante l'operazione, rendendo le unità facili da individuare e bersagliare.

I video dei combattimenti mostrano che le forze russe hanno lanciato un sostanziale assalto meccanizzato composto da 11 corazzati e più di 100 soldati.
Tuttavia han incontrato problemi ancor prima di arrivare alle posizioni ucraine, essendo stati identificate e colpite dagli Stugna-P ucraini.
Questi sistemi han causato la maggior parte delle perdite, un'avvenimento raro essendo solitamente i droni a reclamare la maggior parte delle vittime.
Questo probabilmente a causa del fallimento russo nel fornire una copertura aerea e d'artiglieria adeguata, almeno secondo fonti russe.
I protocolli standard russi suggeriscono che l'artiglieria dovrebbe esser sufficiente a sopprimere le posizioni lanciamissili, ma non essendoci stata un'appropriata coordinazione, questo non è avvenuto.

I veicoli russi fuori dal raggio d'azione dei missili controcarro sono stati raggiunti dai droni che hanno costretto le truppe rimanenti a ritirarsi verso le prime trincee e rifugi che hanno trovato.
Le forze ucraine hanno usato i Mavic in modalità sganciagranate per eliminare la fanteria che insisteva nell'assalto, risparmiando invece quelli che fuggivano.
Questo ha causato un ulteriore problema per le forze russe, ritrovandosi con personale disorganizzato e spesso ferito, sparso tra rifugi, trincee e campi aperti.

In generale nonostante il fallimento precedente i russi hanno ripreso gli assalti meccanizzati verso Ivano-Darivka, che ha portato a pesanti perdite e ad avere sopravvissuti abbandonati nella zona grigia.
Il numero di questi dispersi si stima essere circa un centinaio.
L'assalto di cui abbiamo parlato oggi, e quello dello scorso rapporto, son stati pesantemente criticati dagli analisti militari russi, richiedendo il licenziamento dei comandanti responsabili.
Le perdite subite non solo hanno impedito ai russi di generare progressi ma hanno anche ridotto le proabilità di successo dei prossimi attacchi riducendo la prontezza al combattimento delle unità sopravvissute.

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