[2023] Laura Pausini intervista a Radio Italia (31 Ottobre)

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Martedì 31 Ottobre 2023 alle 15:00 LAURA PAUSINI è ospite nel REWARD MUSIC PLACE per presentare il nuovo album "Anime Parallele"

Ecco il testo dell'intervista:

Il tuo nuovo album “Anime Parallele” è molto bello. È un album in pieno stile Laura Pausini, però c'è dentro di più...

Ci sono voluti cinque anni per fare questo nuovo album: sono successe tante cose, ci sono stati dei momenti in cui mi sono sentita persa. Può capitare, in questo mestiere, di rimanere uguali e quindi diventa difficile trovare dei nuovi argomenti. Ti senti come se le persone stessero aspettando qualcosa di nuovo e di stravolgente e io mi dicevo: “Cosa posso raccontare?”. Specialmente quando ti senti insicuro, è difficile. Il tempo è passato e due anni fa è arrivata ”Durare”. Questa canzone ha aperto mille porte, mille finestre. Questa parola, “durare”, ormai si usa pochissimo nelle relazioni e nei gesti quotidiani: andiamo veloci, siamo approssimativi. Mi è venuta l'idea di essere fuori dal mio corpo e mi sono immaginata su strisce pedonali, ma non ero da sola. C'erano altre persone al mio fianco, che andavano in posizioni diverse. La diversità è il diritto di ognuno di noi di essere un individuo unico.

Ci parli dei tuoi famosi provini al buio. Di solito, ascolti per la prima volta le canzoni che ricevi senza conoscere i nomi di chi le ha scritte per non farti condizionare. Lo hai fatto anche per scegliere i brani di “Anime Parallele”?

Sì, l'ho fatto anche questa volta perché sono abbastanza suggestionabile. Nell'album c'è una canzone scritta da Biagio Antonacci: lui l'ho subito riconosciuto perché ha cantato lui il provino. I brani scritti da Tommaso Paradiso, Franco126 e Michele Bravi invece no, perché il provino era cantato da altri. Mi piace non essere suggestionata, perché alcuni mi stanno antipatici.

Viva la sincerità! Quindi se qualcuno ti sta antipatico rifiuti la canzone?

Per questo album, mi è successo che un autore mi stava molto antipatico. Il brano era nella cinquantina, nella prima selezione. Quando ho scoperto chi era l'ho tolta.

Ci hai parlato di un senso di inadeguatezza quando hai lavorato a questo album. Non è scontato che una grande artista come te dica questo…

Tutto quello che mi accade è più grande di quello che mi sarei potuta immaginare. Dopo trent'anni, uno dovrebbe aver capito la situazione, però continuo a essere molto ingenua di fronte alla mia carriera. Ogni volta che vinco un premio sono felice, ma poi torno a casa e dico: “E adesso?”. Sento la pressione delle persone che si aspettano sempre qualcosa da me.

Tu sei sempre la stessa! Hai costruito una carriera su te stessa, mettendoci il tuo senza farti condizionare da mode e autotune. In questo album c'è tutta Laura Pausini, ma anche qualcosa di più...

Volevo un suono un po' più contemporaneo, senza perdere la melodia. Io volevo fare la cantante per la melodia. Ognuno ha il suo dono: io ho queste corde vocali. Se non canto così, arrivando dalle note più basse a quelle più alte, mi sento che non servo. Sento che non sto esprimendo niente, che non sto dando il massimo. Uno pensa che dopo trent'anni è facile cantare i propri brani, ma ogni volta è come rimettere in discussione sempre tutto. Bisogna avere il coraggio per difendere le canzoni, con la faccia e con la voce.

Per questo album hai lavorato con autori delle nuove generazioni…

Alcuni autori di questo album non erano ancora nati quando ho vinto Sanremo. Devo dire grazie a loro: il cantante, del resto, senza canzoni sta a casa. Devo molto ai miei autori. A volte trovo canzoni che mi piacciono, ma che voglio sviluppare nel testo: voglio ringraziarli tutti quanti perché mi hanno permesso di farli un po' miei.
In questo album hai sperimentato molto vocalmente, anche con le tonalità...
Finché dura! Anche perché in questo momento non va molto di moda usare range alti. Quando ho chiamato i nuovi produttori ho chiesto un suono contemporaneo, ma a volte c'era una dissonanza tra voce e arrangiamento: ho dovuto lavorarci, ma senza snaturarmi.


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