Toscanini - giunzioni

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• Editing. Ma ci voleva tanto? •

RICHARD WAGNER (1813-1883)
Lohengrin, prelude act 1 (rec. 1952), fragment
[00:01] RCA / BMG
[00:20] editing

JOHANN STRAUSS jr. (1825-1899)
An der schönen, blauen Donau (rec. 1941/42), fragment
[00:37] RCA / BMG
[00:45] editing

LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
Leonore No. 1 (rec. 1944), fragment
[00:53] V-Disc 392
[01:14] editing

JOHANNES BRAHMS (1833-1897)
Tragic Overture (rec. 1935* / 1953)
[01:37] non-mixed fragments
[02:03] mixed fragments

ARTURO TOSCANINI
NBC Symphony Orchestra
New York Philharmonic

Mi è sempre sorta la domanda, come mai gli ingegneri del suono, prima in LP (Rca Victrola), poi in CD (BMG), abbiano lasciato quella brutta frattura tra la prima e la seconda matrice del preludio del Lohengrin. Ora che i software di lavorazione del suono sono così agili che persino noi dilettanti riusciamo a intervenire in modo credibile, ho deciso di fare la correzione da me.
Nel Bel Danubio blu il problema è simile, ma quasi inavvertibile (forse solo in cuffia): l’ultimo accordo della prima matrice è stato privato di parte del suo riverbero, e prima dell’accordo seguente un orecchio ben esercitato può avvertire una microscopica pausa (sono proprio pochi centesimi di secondo). È bastato ricreare il riverbero e poi mixarlo con l’accordo seguente.
Più arduo il lavoro sulla Leonora n. 1 (V-Disc 392, reperibile in YouTube): il termine della facciata A è stato malamente mutilato, e l’accordo iniziale del lato B manca dell’attacco. In qualche modo è stato necessario prolungare entrambi gli accordi, fornire al primo dei due un minimo di riverbero e mixarlo con il secondo accordo: il risultato non è proprio ottimale, ma è già un progresso rispetto al V-Disc: per lo meno le durate dei due accordi sono ripristinate.
Ancora diverso è il caso dell’Ouverture Tragica di Brahms (24.02.1935, New York Philharmonic): di tragico c’è che la matrice terminò pochi secondi prima della fine del brano, lasciandolo privo della stretta finale. Per fortuna (a differenza della Settima di Bruckner, che è un unicum), esistono molte altre registrazioni dell’ouverture: ho utilizzato la Coda della nota incisione del 1953 (Rca) e l’ho mixata. La scelta del frammento del 1953 è per evitare di copiare pari pari il CD edito da Richard Caniell, che ha invece utilizzato il broadcast del 1938, e anche perché le due esecuzioni sono le più prossime in termini di durata, circa 13’50’’, mentre quella del 1938 dura 12’20’’ ed è decisamente più impetuosa. D’altra parte è vero che, dal punto di vista fonico, la Coda del 1938 si adatta meglio allo spezzone del 1936, mentre la tecnica del suono ormai eccellente in uso nel 1953 lascia avvertire in modo più evidente la transizione (un altro motivo che forse ha indotto Caniell a utilizzare la Coda del 1938 è che l’esecuzione del 1953 non ha ancora settant’anni, come ho appena amaramente constatato…).

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