Augusto Daolio - Principe Desiderio

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Per ricordare un grande artista, a 16 anni dalla sua scomparsa...

La poesia "Principe Desiderio" è stata scritta da Augusto dopo la morte di Dante Pergreffi, bassista dei Nomadi, che ha preceduto di appena 5 mesi la sua.

E' stata musicata da:
Elya
Pino Ferroni
Raffaele Pallozzi
Arrangiata e prodotta da: Fabio Colella
E' contenuta nel disco di esordio di Elya, "Brivido", i cui proventi saranno destinati all'associazione "Augusto per la vita".

www.elya.it
www.augustoperlavita.it

Il testo integrale della poesia:

PRINCIPE DESIDERIO

Mi è stato promesso in giorni di sole malato,
il sapore amaro della morte,
ma io non lo conosco ancora.
Conosco però l'impotente bestemmia rabbiosa, lacrimosa
che sale da dentro
per ognuno che parte così all'improvviso senza lasciare indirizzo.
Dietro le spalle solo grandi stanze,
vuote, lunghe, troppo alte, troppo buie.
Io non lo conosco ancora
questo viaggio che immagino faticoso e senza speranza.
E vedo ogni giorno che passa,
ogni ora,
pieni di luce e colori.
Non può morire la luce
e finchè il sole si alza sul mondo
il mondo fiorisce di bellissimi pensieri, che sono fiori.
Tra le musiche della vita,
la morte è la musica più straziante,
più forte, prepotente, cattiva:
Brucia il foglio della partitura in grigia cenere
e in fiamma tutto riduce.
Muore chi ama, chi ha amato
chi canta, chi ha cantato
chi suona, chi ha suonato.
Sapore amaro quello della morte.
Sparita è la luce appena venuta,
piccola giovane luce che piano piano cresceva,
senza fretta
e illuminava noi e i nostri gesti.
Non luce accecante che sfoca i contorni delle cose,
ma buona dolce e semplice
che le cose accarezza.
Sparita è la tua luce come passa via la nebbia dalle nostre parti
ognuno grida
ma la foschia non si dirada.
Muto grido di disperazione.
Sei arrivato al tuo porto,
hai abbandonato il tuo remo.
Principe Desiderio
ombra senza età.

Augusto Daolio
1992

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