Rifondiamo la democrazia sarda. Chiamata alla discussione per cambiare la legge elettorale

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Domenica 30 giugno 2024, al centro civico culturale di Bauladu, Sardegna chiama Sardegna ha invitato al confronto tutte le forze politiche e sociali, tutte le cittadine e cittadini, sulla proposta di attivare, nell’arco del prossimo autunno e inverno, un percorso partecipativo strutturato chiamato “Forum per una nuova democrazia sarda” per cambiare la legge elettorale.

Sono intervenuti:
Introduzione Danilo Lampis (Sardegna chiama Sardegna, min. 1.10); Roberto Martani (Progetto Sardegna, min. 22.10.00); Silvia Lidia Fancello (Osservatrice dell’EFA e componente di Autonomie e Ambiente, min. 22.34); Fernando Codonesu (Scuola di cultura politica Francesco Cocco, min. 36.33); Lucia Chessa (Sardigna R-esiste e Rossomori, min. 44.51); Massimo Dadea (Ex assessore regionale agli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione Autonoma della Sardegna 2004-2009, min. 53.04); Antonello Licheri (ex consigliere regionale PRC 2004-2009, min. 58.41); Giuseppe Obinu (Progetto Sardegna, min. 1.07.44); Bustianu Cumpostu (Sardigna Natzione, min. 1.12.16); Davide Mocci (‘Entula, min. 1.19.42); Luana Farina Martinelli (Caminera Noa, min. 1.25.03); Enrico Lai (Rifondazione Comunista, min. 1.34.35); Giovanna Casagrande (Sardegna Possibile, min. 1.40.41); Salvatore Cau (consigliere regionale con Orizzonte Comune, min. 1.47.57); Caterina Tani (Liberu, min. 1.54.10); Cristiana Cacciapaglia (Sardegna chiama Sardegna, min. 2.02.15); Alessandro Vinci (ProgReS, min. 2.05.47); Pierluigi Mulliri (Rifondazione Comunista, min. 2.12.35); conclusione Danilo Lampis, min. 2.15.46; Bachisio Bandinu (Fondazione Sardinia, min. 2.27.35).

Hanno inviato un contributo scritto Salvatore Corrias (Partito Democratico della Sardegna), Alessandro Solinas (Movimento 5 Stelle), Luca Pizzuto (Sinistra Futura), Franciscu Sedda (A Innantis!).

Pur non avendo inviato un contributo scritto, nelle interlocuzioni hanno manifestato un forte interesse al percorso Maria Laura Orrù (consigliera regionale Alleanza Verdi e Sinistra), Francesco Agus (consigliere regionale Progressisti), Valdo Di Nolfo (consigliere regionale Uniti per Alessandra Todde), Antonio Moro (Partito Sardo d’Azione), Francesco Muscau (Europa Verde), Claudia Ortu (Potere al Popolo) e Thomas Castangia (Possibile Sardegna).

Esiti della discussione
Al termine della discussione ci si è lasciati con una proposta di sintesi da discutere nel prossimo appuntamento online:

Tutte e tutti i presenti hanno portato un contributo di analisi attorno ai nodi più problematici della Legge statutaria 1/2013, con un approccio storico-politico che ha messo in evidenza le origini e le conseguenze della legge, le responsabilità politiche dei partiti maggiori e i tentativi di modifica compiuti nell’ultimo decennio, la connessione della legge elettorale sarda con l’impianto elettorale italiano di impostazione maggioritaria. Con forza è emersa l’urgenza di porre fine alla compromissione del pluralismo politico e del diritto alla rappresentanza delle minoranze.
Si è concordi sull’idea che il cambiamento della legge elettorale possa avvenire soltanto sulla spinta di una discussione ampia e articolata in seno alla società sarda, attivabile con un percorso partecipativo ampio e plurale promosso in maniera paritetica dalle forze politiche interne ed esterne al Consiglio Regionale al fine di identificare un complesso di proposte per il cambiamento della legge elettorale e per l’introduzione di nuovi strumenti di democrazia partecipativa. Sullo sfondo, si condivide l'auspicio di contribuire ad attivare un movimento popolare e di opinione teso ad una più complessiva ridefinizione e ampliamento dei poteri statutari.

Proposta di un'ipotesi di programma di lavoro:

Entro il 10 luglio: costruzione della mailing list per costituire un coordinamento promotore paritetico del percorso partecipativo strutturato e pubblico. Programmazione del prossimo incontro online. Si può richiedere l’iscrizione scrivendo a [email protected]

Fine settembre: Lancio pubblico del percorso partecipativo da parte di tutte le forze politiche, sociali, comitati e i singoli aderenti al coordinamento promotore.

Nel corso dell’autunno e dell’inverno: realizzazione del percorso con incontri tematici e incontri sui territori, nonché di un’attiva interlocuzione con le forze presenti nel Consiglio Regionale.

Primavera 2025: pubblicazione degli esiti della discussione, un “Manifesto per la nuova democrazia sarda” che contenga indirizzi per il cambiamento della legge elettorale e per l’introduzione di nuovi strumenti di democrazia partecipativa.

Fine primavera 2025: eventuale mobilitazione qualora non ci fossero risposte da parte del Consiglio Regionale.

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