Pillole da Marte: Layka, cagnetta spaziale - parte PRIMA

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‪@donnechevengonodamarte‬

Questo progetto prevede TRE parti: questa è la PRIMA.

Il presidente Krusciov il 12 ottobre 1957 annunciò trionfalmente la partenza dello Sputnik 2 con un cane vivo a bordo. Per il lancio, i cani selezionati erano tre: Albina, Muschka e Laika. Mushka servì nella fase di preparazione per testare i parametri vitali nella capsula, mentre Albina avrebbe sostituito la povera Laika in caso di imprevisti. Tutte e tre furono sottoposte a un duro addestramento: prima chiuse per 20 giorni in gabbie molto strette per abituarsi a spazi ridotti, e poi a test ancora più duri. I cani soffrirono molto e Laika stessa iniziò ad avere attacchi di panico e di rabbia. Le torture, ovviamente, non finirono qui. Per simulare il lancio, vennero anche centrifugati. Chiusero Laika nella capsula tre giorni prima della partenza, per darle il tempo di abituarsi…

Il satellite, o meglio i suoi rottami bruciati, riatterrarono il 14 aprile 1958, dopo aver compiuto 2.570 giri intorno alla terra. Questo viaggio nello spazio colpì molto l’opinione pubblica del mondo intero. Se molti inneggiarono alla gloria scientifica, altri invece elevarono le prime critiche contro l’utilizzo di animali per scopi scientifici spaziali.

La missione, fin dall’inizio, non prevedeva il ritorno in vita dell’esserino a bordo. Non c’erano gli scudi termici per il rientro, ma nemmeno le attrezzature per far sopravvivere alcunché nello spazio per più di poche ore.

Alessandra Calanchi ci parla di Layka - in due veloci e godibilissime sezioni - colpita dalla lettura di un libro semplicemente meraviglioso (avrà a dire, Alessandra, nella seconda parte: "un vero gioiello!"): Le avventure di Layka cagnetta spaziale.

Nel libro Laika NON MUORE, ma vive una vita di conoscenza e di utopia. L'immaginario dell'autrice Teresa Noce - attivista politica e donna che ha fatto parte dell'Assemblea Costituente italiana - è vivido e profetico: già negli anni di stesura del libro (inizi anni '60) immaginava il futuro dell'uomo e alcune tecnologie. E da donna e da donna capace e volenterosa di migliorare il mondo in cui viveva, ha scritto e descritto l'umanità per quello che è (che era, ma poco è cambiato) e per quello che invece potrebbe essere, diventare, se progredisse (moralmente oltre che tecnologicamente), innalzandosi eticamente a diventare una specie vivente capace di preservare la vita di tutti gli esseri di tutte le razze e vivere in armonia con sé stessa e con tutti gli elementi del pianeta, viventi o meno. Capace di dedicare la propria esistenza allo studio e al mantenimento di una organizzazione sociale eticamente perfetta, delegando i lavori più faticosi alla tecnologia sotto forma di automi al servizio dell'uomo.

Teresa Noce contrappone alla vera umanità del pianeta Terra questa società progredita come parallelo utopico di quello che gli esseri umani potrebbero diventare, e la colloca sul pianeta che Layka, avventurosamente, si troverà ad esplorare: Gora.

Scopriamo insieme ad Alessandra cosa accade!


Il libro sul sito dell'editore:
https://www.redstarpress.it/prodotto/...


IMMAGINE DI COPERTINA DI TERESA NOCE tratta da:
http://www.donneingioco.it/donne/tere...
(tutti i diritti sono dei legittimi proprietari)

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