👨‍🚒 L'intervento dei 𝕍𝕚𝕘𝕚𝕝𝕚 𝕕𝕖𝕝 𝔽𝕦𝕠𝕔𝕠 sulla Costa Concordia (Isola del Giglio) 13/01/2012

Описание к видео 👨‍🚒 L'intervento dei 𝕍𝕚𝕘𝕚𝕝𝕚 𝕕𝕖𝕝 𝔽𝕦𝕠𝕔𝕠 sulla Costa Concordia (Isola del Giglio) 13/01/2012

Il naufragio della Costa Concordia è stato un sinistro marittimo avvenuto venerdì 13 gennaio 2012 alle 21:45:05 alla nave da crociera al comando di Francesco Schettino e di proprietà della compagnia di navigazione Costa Crociere, parte del gruppo anglo-americano Carnival Corporation & plc.

Salpata dal porto di Civitavecchia per la prima tappa della crociera "Profumo d'agrumi" nel Mediterraneo, con 4.229 persone a bordo (3.216 passeggeri e 1.013 membri dell'equipaggio), avrebbe dovuto successivamente fare scalo nei porti di Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Cagliari, Palermo, per poi far ritorno a Civitavecchia. Nelle acque dell'Isola del Giglio ha urtato uno scoglio riportando l'apertura di una falla lunga circa 70 metri sul lato sinistro dell'opera viva. L'impatto ha provocato la brusca interruzione della crociera, un forte sbandamento e il conseguente arenamento sullo scalino roccioso del basso fondale prospiciente Punta Gabbianara, a nord di Giglio Porto.

L'incidente ha provocato 32 morti. La morte di un sommozzatore mentre era intento a collaborare nei lavori di rimozione del relitto, avvenuta il 1º febbraio 2014, porta a 33 il numero delle vittime collegate al tragico evento. È la nave passeggeri di maggior tonnellaggio mai naufragata della storia.

In navigazione in zona vi era il guardacoste G. 104 Apruzzi della Guardia di Finanza, che è stata la prima unità ad intervenire e a cui la sala operativa della Guardia costiera di Livorno ha dato il compito di O.S.C. (on scene commander). I passeggeri sono stati evacuati in parte dall'equipaggio e per il resto da imbarcazioni civili, tra cui un traghetto della Toremar M/N Aegilium presente nel porto del Giglio, e mezzi di soccorso della Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco dei Carabinieri della Guardia di Finanza della Polizia di Stato e dell'Aeronautica.

I primi soccorsi, nell'immediatezza, sono stati portati dalla popolazione dell'Isola del Giglio, che spontaneamente si è messa a disposizione con la messa in mare di alcune barche e l'assistenza alle persone che raggiungevano la riva con i mezzi di salvataggio della nave; un primo punto di raccolta dei naufraghi è stato allestito nella locale chiesa della Madonna del Giglio, appositamente aperta come anche alcune strutture commerciali ricettive e di ristoro. Successivamente è arrivato sull'isola il traghetto della Maregiglio M/N Dianium con a bordo medici del 118, soccorritori e due ambulanze della Misericordia di Porto Santo Stefano. Il numero elevato di persone in rapporto alla popolazione dell'isola ha generato una emergenza sanitaria dovuta anche alla carenza di farmaci.

Il proseguimento delle operazioni è stato gestito dalla capitaneria di porto con il successivo intervento di motovedette, guardacoste, elicotteri e operatori specialistici, tra cui quelli del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polmare, Palombari della Marina Militare (addestrati alle immersioni notturne e spazi ristretti, ed unici utilizzatori di cariche esplosive subacquee per l'apertura di varchi di accesso)e una piccola squadra di supporto della Federazione Italiana Attività Subacquee, oltre ad operatori della Croce Rossa Italiana.

Altre motonavi passeggeri in transito nel Tirreno centrale si sono dirette verso il luogo del disastro offrendo assistenza; fra queste la Cruise Barcelona.


🎥 Realizzato dal Centro Documentazione Nazionale
(Servizio Documentazione e Relazioni Pubbliche VVF)

© 𝐶𝑜𝑝𝑦𝑟𝑖𝑔ℎ𝑡 𝑒 𝑃𝑟𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑦 - 𝐴𝑟𝑐ℎ𝑖𝑣𝑖𝑜/𝐷𝑜𝑐𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝐶𝑜𝑟𝑝𝑜 𝑁𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑉𝑖𝑔𝑖𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝐹𝑢𝑜𝑐𝑜 𝐶𝑁𝑉𝑉𝐹
"𝐷𝑖𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑉𝑖𝑔𝑖𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝐹𝑢𝑜𝑐𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑆𝑜𝑐𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑃𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐷𝑖𝑓𝑒𝑠𝑎 𝐶𝑖𝑣𝑖𝑙𝑒"
𝙵𝚘𝚗𝚝𝚎: www.vigilfuoco.it ®

Комментарии

Информация по комментариям в разработке