Fabio Primavera parla della FARINA DI BASALTO® per l'agricoltura sostenibile.

Nel settore agricolo è sempre più sentita e diffusa l’esigenza di recuperare adeguati livelli di sostanza organica nei suoli, recuperando così le perdite di fertilità dei terreni coltivabili per riportarli nelle condizioni più adatte alla crescita equilibrata dei vegetali. Ciò anche a seguito degli eccessi nell’utilizzo dei fertilizzanti chimici ed altri prodotti di sintesi che ne hanno alterato le caratteristiche biologiche e impoverito le componenti minerali.

Per far questo è indispensabile disporre anche di prodotti che siano al tempo stesso naturali, innovativi, sostenibili ed efficaci. Come lo sono i corroboranti e biostimolanti, prodotti rigorosamente disciplinati per legge e costituti da selezionate sostanze naturali.



Tra questi la Farina di Basalto si pone come soluzione realmente in grado di fornire un’efficiente azione di incremento delle difese e rinforzo strutturale delle piante, favorendo al tempo stesso il potenziamento vegetativo, l’aumento di efficienza della fotosintesi, il sostegno all’accrescimento delle piante, la migliore maturazione e la conservazione dei frutti.

Applicata in via fogliare, la Farina di Basalto svolge infatti un molteplice effetto, tanto di sviluppo vegetale quanto di protezione attiva, tramite un’azione di rinforzo della struttura dei tessuti superficiali delle piante, cui si associa un’azione idrofobica disidratante. Le caratteristiche e le proprietà della Farina di Basalto sono ben descritte in questo video a cura del Dott. Fabio Primavera, esperto agronomo e pedologo che ne evidenzia effetti e benefici in generale, passando poi ad un focus specifico con riferimento all’olivicoltura.

Primavera illustra pure le modalità per il corretto uso del prodotto, mostrando le varie fasi di dosaggio, preparazione e utilizzare una concentrazione della Farina di Basalto Tipo XF per trattamento fogliare.

Si sottolinea, infatti, che si utilizza un concentrazione di prodotto tra il 3% ed il 6% (a seconda delle colture) in peso sul volume di acqua (esempio: 300 grammi di prodotto in 10 litri d’acqua).
Occorre poi miscelare il prodotto a mano o con agitatori meccanici, prima dell’uso, in un contenitore a parte, utilizzando ridotte quantità d’acqua.

Dopo si versa il prodotto bagnato e premiscelato nel serbatoio dell’irroratore, avendo cura di accendere prima l’agitatore di ricircolo (questo dispositivo va mantenuto sempre attivo per tutta la durata del trattamento).

Molto importante è inoltre la regolazione della pressione dell’irroratore al livello di 20 atmosfere, da fare prima di utilizzare il prodotto preparato ed immesso nel serbatoio dell’atomizzatore.