🇮🇹 Migliora la gestione della liquidità ottimizzando il Fabbisogno di Capitale Circolante (WCR)

💰 Ottimizza il Fabbisogno di Capitale Circolante (WCR)

Esiste un'enorme leva da attivare per la gestione della liquidità: l'ottimizzazione del Fabbisogno di Capitale Circolante, anche detto Working Capital Requirement, o più semplicemente WCR. Il WCR è il valore da finanziare per coprire il fabbisogno derivante dallo scostamento temporale tra i flussi di cassa in uscita e in entrata relativi alla tua attività.

In questo video, discutiamo i 3 componenti del WCR:
00:55 Tempi di pagamento del cliente
03:15 Tempi di pagamento dei fornitori
04:47 Tempi di rotazione del magazzino
06:33 Conclusioni

Per evitare di avere problemi di liquidità, c'è un solo principio da seguire: cercare di farsi pagare dai clienti prima della data in cui bisogna saldare le fatture ai fornitori.

L'obiettivo è ridurre il più possibile il tempo che intercorre tra la vendita e l'incasso. Questo intervallo di tempo si chiama DSO (Days Sales Outstanding), ossia il numero medio di giorni impiegati da un’azienda per incassare il credito. Si tratta di uno degli indicatori più importanti da seguire per monitorare le performance.
In questo video prendiamo in esame alcuni metodi per ridurre il DSO.

Il miglioramento del WCR implica anche l'ottimizzazione dei tempi di pagamento dei fornitori. Questo indicatore si chiama DPO (Days Payable Outstanding), ossia il numero medio di giorni impiegati da un’azienda per pagare i suoi debiti.
L'ideale sarebbe che i termini di pagamento dei fornitori corrispondessero ai tempi di pagamento dei clienti.
C’è forse meno margine di manovra che per i crediti commerciali, ma vale la pena di mettere in atto alcune misure che troverai spiegate nel video.

Infine, la terza componente del WCR è il Days Inventory Outstanding (DIO), ossia il numero medio di giorni di giacenza in magazzino. Più alto è il livello di scorte in magazzino, più elevato sarà il livello di liquidità immobilizzata. L'obiettivo è gestire la supply chain in modo da consentire una reale ottimizzazione della rotazione delle scorte ed evitare di appesantire inutilmente il cash flow.
Ma la riduzione del livello delle giacenze non deve essere un obiettivo in sé. É necessario invece trovare un equilibrio tra il livello delle rimanenze e il servizio ai clienti.
Va notato, infatti, che la gestione delle scorte just-in-time ha i suoi limiti. Per esempio in caso di eventi imprevisti nella catena di fornitura, come abbiamo potuto vedere molto bene con le difficoltà di approvvigionamento di alcuni prodotti a causa del Covid.

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