04/12/2024 Rifugio Larici, Cima Mandriolo,Cima Vezzena

Описание к видео 04/12/2024 Rifugio Larici, Cima Mandriolo,Cima Vezzena

Percorso :
20 km con 920 mt di dislivello positivo e 900 mt negativo
Giro ad anello

Rifugi :
https://www.rifugiolarici.it/
https://www.valformica.it/

link tracciato :
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link tracciati wikiloc Mauro GLI AMICI DEL CAREGA :
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Brani :
Technology Corporation Background
New Beginning - Hopeful and Inspirational Music
A Moment of Introspection (This is Corporate Background Music)
New House - Uplifting Marketing Business Music
Soft Corporate (Long)
Wind Of Freedom
Inspirational Dreamy Acoustic Guitar
Prayer
Wind Of Freedom

Curiosità:
Forte Vezzena
Fu edificato quando il Trentino apparteneva all'impero austro-ungarico tra il 1910 e il 1914. Aveva un'importantissima funzione di osservatorio grazie alla sua posizione strategica, e proprio per questo motivo venne chiamato "l'occhio degli altipiani". Poteva controllare la zona a sud verso Asiago e tutto il versante nord della Valsugana. Era sicuramente un'opera ardita, infatti si appoggiava alla roccia che gli fa da parete a nord e si affaccia a strapiombo con un salto di 1300 metri sulla Valsugana.

La difficile posizione, però, comportava diversi problemi di approvvigionamento e per questo venne dotato di cisterne per l'acqua da 37.000 litri, alimentate da pompe azionate elettricamente che facevano pervenire l'acqua dal sottostante forte Verle.

La fortificazione, con tre piani in superficie, venne realizzata in calcestruzzo e cemento armato. La pianta è trapezoidale; il forte si trova in una gola artificiale di roccia, ed era difeso da fitte linee di reticolati. Durante il primo anno di guerra furono scavati degli alloggiamenti sotterranei per la guarnigione, dopo che l'artiglieria italiana aveva reso inutilizzabili il secondo ed il terzo piano.

Era considerato inespugnabile e tale si dimostrò; gli italiani cercarono infatti di conquistarlo più volte tra il 1915 e il 1916, ma tutti i tentativi fallirono. Sin dai primi giorni di guerra venne costantemente tenuto sotto tiro dall'artiglieria italiana. Dopo l'offensiva austriaca della primavera 1916, furono riparati i danni subiti dal forte durante il primo anno di guerra.

L'attuale stato di totale rovina è dovuta al recupero dei materiali ferrosi negli anni del primo dopoguerra; ad oggi della fortezza rimangono solo rovine, ma nell'estate del 2016 sono stati effettuati lavori per la sistemazione delle facciate esterne, la recinzione della struttura e il blocco degli accessi all'interno delle rovine.

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