Botti di Capodanno, impennata di PM10 e rifiuti

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Inutili, rumorosi, dannosi e inquinanti. I botti di Capodanno, ancora molto in voga nonostante le ordinanze comunali che li vieterebbero e la contrarietà della maggior parte della popolazione, continuano a mietere vittime. Sono sempre tanti i feriti tra chi li maneggia (quest'anno sono stati ben 309 di cui 34 molto gravi, un record negativo dal 2014), anche se un dato assolutamente intollerabile riguarda il bilancio degli animali, domestici o selvatici, che scompaiono o muoiono per le conseguenze di fuochi d'artificio, petardi e altro materiale pirotecnico o esplosivo utilizzato per festeggiare il nuovo anno.

C'è però un altro aspetto negativo, poco considerato ma di notevole importanza: l'impatto sull'ambiente e sulla salute. La Società Italiana di Medicina Ambient ale (SIMA), oltre a ricordare che dal 2012 a oggi in Italia ci sono stati sette morti e oltre 3.800 feriti causati da botti di Capodanno e armi da fuoco, per non parlare delle stime che indicano come ogni anno almeno 5.000 animali domestici o selvatici muoiano per cause dirette o indirette, mette in evidenza l'inquinamento prodotto.

Nel periodo natalizio, con un picco ovviamente compreso tra il 31 dicembre e il 1 gennaio di ogni anno, i botti di Capodanno generano circa il 6% del PM10 prodotto in un intero anno nelle principali città italiane. Il picco di polveri sottili porta ad un incremento assolutamente fuori controllo, con i valori medi che su 24 ore sono pari quasi al triplo del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo. Nella prima ora dell'anno, quando vengono esplosi maggiormente i botti, il dato sale addirittura a 1000 microgrammi per metro cubo, con un aumento pari al 1900% rispetto ai valori massimi di legge.

Nel periodo natalizio, con un picco ovviamente compreso tra il 31 dicembre e il 1 gennaio di ogni anno, i botti di Capodanno generano circa il 6% del PM10 prodotto in un intero anno nelle principali città italiane. Il picco di polveri sottili porta ad un incremento assolutamente fuori controllo, con i valori medi che su 24 ore sono pari quasi al triplo del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo. Nella prima ora dell'anno, quando vengono esplosi maggiormente i botti, il dato sale addirittura a 1000 microgrammi per metro cubo, con un aumento pari al 1900% rispetto ai valori massimi di legge.

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