Periodico olivo 29 dicembre 2023

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Periodico olivo n 52 del 29 dicembre 2023
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Bilancio fitosanitario olivicolo del Nord Est anno 2023

Il bilancio fitosanitario dell’olivo da un'analisi della situazione delle piante da un punto di vista sanitario, identificando e valutano i problemi di fitopatie e fisiopatie avvenuti nel corsa dell’annata.
Il 2023 è stata caratterizzata da un andamento climatico caratterizzato da periodi caldi, oltre la media di stagione, come nella terza decade di maggio, poi ancora la terza decade di giugno e ancora nella seconda decade di luglio e decade di agosto, probabili concause di una negativa produzione d’olive.
Le precipitazioni sono state sufficienti, in alcuni casi sono state intense, come nella seconda metà di aprile, abbiamo avuto piogge superiori alla media mensile in maggio, ad inizio di giugno, in luglio e nei primi giorni di agosto.
Le precipitazioni cumulate sono state nella norma, seppur con rilevanti differenze locali.
Non sono mancati gli eventi grandinigeni, anche rovinosi, come in aprile e luglio.
L’analisi mensile è la seguente:
1. Gennaio è stato un mese con temperature minime elevate, il terzo con valori più alti della serie storica, mentre quelli massimi si sono collocati all’ottavo posto.
2. Febbraio 2023 è stato pure tra i più caldi delle serie storica ed è stato anche il più siccitoso dell’inverno, avendo piovuto solo il 6% circa della norma, a causa di una persistente circolazione anticiclonica.
3. Marzo ha avuta una situazione climatica stabile, solo con qualche giornata relativamente piovosa, infatti le precipitazioni sono state tra le più scarse dal 1994, avendo piovuto in media circa il -30% in meno del valore normale.
4. Aprile, particolarmente per i primi dieci giorni, si sono avute temperature fresche e, sia le minime e sia le massime, sono state inferiori alla norma, come pure le precipitazioni, in media del -18% circa.
5. Maggio è stato un mese con temperature miti e molte giornate nuvolose, le precipitazioni sono state abbondanti, un +53% della media di periodo.
6. Giugno è stato molto caldo con precipitazioni nella norma, frequenti e localmente anche abbondanti
7. Luglio ha avuto temperature molto alte, con precipitazioni superiori alle medie del periodo
8. Agosto ha avuto valori termici anche ben oltre la norma, solo verso la fine del mese sono diminuite.
9. Settembre ha mantenuto temperature medie giornaliere tra le più alte della serie storica, anche in maniera significativa.
10. Ottobre, in questo mese un’insistente circolazione anticiclonica di origine mediterranea ha mantenuto temperature superiori alle medie del periodo.
11. Novembre, le temperature si sono mantenute su valori autunnali e, verso la fine del mese, si è avuto un sensibile calo termico portando condizioni invernali e le prime gelate notturne.
12. Dicembre, è iniziato con temperature prettamente invernali, per concludersi con una situazione termica mite e qualche precipitazione.

Fasi fenologiche
A. Inizio dell’attività di assorbimento delle radici
L’attività di assorbimento delle radici è iniziata tra l’ultima decade di marzo e i primi giorni di aprile, quando le temperature del terreno, a 35-40 cm di profondità, hanno ora raggiunto e superato i 10°C.
B. Fioritura
La fioritura ha avuto inizio nell’ultima decade di maggio e si è protratta oltre la terza decade di giugno.
In questo particolare e delicato momento per le piante d’olivo, le temperature massime sono salite oltre i 30°C e non sono state favorevoli all’impollinazione, infatti, oltre tale limite termico la capacità fecondante del polline si abbassa notevolmente.
C. Allegagione
A questo si è aggiunta la mancanza di acqua e d’umidità in generale dell’aria, che hanno influito negativamente sull’uniformità delle allegagioni, tanto che si sono mostrate difformi sui territori olivicoli regionali.
Considerazioni
I cambiamenti climatici di questi ultimi anni hanno certamente determinando delle risposte diverse da parte delle piante, come l'induzione a fiore, che sembra aver subito delle ripercussioni negative, date da inverni miti, anche se è vero che non si conoscono così bene le esigenze in freddo delle diverse varietà d’olivo del Nord Italia.
Vi sono poi gli innalzamenti delle temperature durante il periodo della fioritura, con gradi di calore superiori ai 30°C, che compromettono il potenziale produttivo delle piante.
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Periodico n. 52 del 29 dicembre 2023
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