Sherlock Holmes è il titolo di uno sceneggiato in sei puntate, mandato in onda dalla RAI sul Secondo Programma dal 25 ottobre al 25 novembre del 1968. Era articolato in due episodi, ciascuno di tre puntate, liberamente tratti dai raccondi di Sir Arthur Conan Doyle (Edimburgo, 22 maggio 1859 – Crowborough, 7 luglio 1930) che è stato uno scrittore, medico e poeta scozzese, capostipite del genere noto come giallo deduttivo: L'ultimo dei Baskerville e La valle della paura. Le avventure del celebre detective inglese, mandarono in visibilio gli spettatori dell'epoca, tutto merito dell'accurata regia di un veterano del giallo in tv come Guglielmo Morandi (che ha diretto anche Giallo club. Invito al poliziesco con Ubaldo Lay, nel ruolo del tenente Sheridan) e dell'interpretazione carica di aplomb e di humor di Nando Gazzolo. A fargli da spalla la straordinaria mimica di Gianni Bonagura. In entrambi gli episodi le atmosfere sono molto realistiche, impermeate di quel tipico sapore dark d'oltre manica carico di nebbie fitte ed evocative, che le rendono particolarmente efficaci e coinvolgenti pur con una certa lentezza nello svolgimento dell'intreccio, che si dipana pian piano sino alla soluzione soltanto nel finale ricco di colpi di scena. Buono il resto del cast composto da attori di collaudata estrazione teatrale (primo episodio: Paolo Carlini, Marina Malfatti, Antonio Salines, Annamaria Ackermann, Franco Volpi, Franco Scandurra; secondo episodio: Anna Miserocchi, Mario Erpichini, Enrico Ostermann, Ernesto Colli, Andrea Bosic, Cesarina Gheraldi). Nonostante alcune critiche negative in merito ad eccessive lungaggini nelle riprese in alcuni frangenti, è considerato il migliore esempio della breve serie di produzione nostrana dedicata negli anni sessanta a Sherlock Holmes.
Primo episodio: L'ultimo dei Baskerville
Cast artistico principale:
Nando Gazzolo: Sherlock Holmes; Gianni Bonagura: dott. Watson; Palo Carlini: Sir Charles - Sir Henry; Marina Malfatti: Beryl; Annamaria Ackermann: Elisa Barrymore;
Antonio Salines: John Barrymore; Franco Scandura: Stapleton; Franco Volpi: Maggiore Frankland; Adolfo Geri: dott. Mortimer; Attilio Fernandez: Perkins; Sergio Reggi: Sergente Reynolds; Michele Mattera: Richard; Gianni Solaro: un graduato; Marco Pasquini: un soldato
Trama:
La vicenda è liberamente ispirata al romanzo "Il mastino dei Baskerville". Invitato nel proprio castello da sir Charles di Baskerville, Sherlock Holmes viene a sapere che la notte precedente l'anziano gentiluomo è stato trovato morto nel parco. Intuisce subito che quella morte è molto più sospetta di quanto non pensino la polizia e i testimoni. Sir Charles è morto nella stessa brughiera in cui, secondo la leggenda, giace il cadavere di un antenato, Sir Hugo. Secondo la credenza popolare, una mastino infernale si accanisce contro i Baskerville per sterminarli. Il dott. Mortimer si rivolge a Sherlock Holmes e al suo assistente, il dottor Watson, nella speranza che riescano ad identificare e sventare i misteriosi pericoli che adesso sembrano minacciare l'ultimo rappresentante della famiglia, Sir Henry, nipote del defunto Sir Charles Baskerville, che ha ormai preso pieno possesso della tenuta dello zio. Sherlock Holmes, coadiuvato dal dott. Watson comincia ad indagare, ma l'interrogatorio con il dottor Mortimer sul ritrovamento di un orma animale sospetta non dà i risultati sperati. Sospetti sono gli atteggiamenti della governante Elisa, di suo marito Barrymore, il maggiordomo di sir Charles e dello stesso dottor Mortimer che abita nella landa intorno al castello. Invece gli altri abitanti della landa, Stapleton e la sorella Baryl, appaiono inoffensivi. Sherlock Holmes prega Sir Henry di volersi comportare normalmente: partecipare ad una cena fra amici e rientrare da solo, mentre lui finge di ripartire per Londra col fido Watson. Durante la notte, invece, i due investigatori accompagnati da un funzionario di polizia si appostano nella landa per cercare di cogliere in flagrante l'assassino. Sono convinti che anche Henry al suo ritorno a casa correrà il rischio di essere ucciso. E infatti così Holmes svela il mistero delle immature morti dei componenti dell'aristocratica famiglia inglese. Non si tratta di una maledizione, ma di veri e propri assassini organizzati da un discendente bastardo del casato per impadronirsi dell'eredità. Holmes salva la vita all'ultimo dei Baskerville, che un mastino aizzato dall'assassino stava per sbranare.
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