La legge della risonanza

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La legge della risonanza

“Noi crediamo di non rispondere, ma c’è la parte inconscia che lo fa. Ad esempio, in superficie ho una parte che è “buona”, in profondità c’è quella di “bastardo”, solo che non ho il coraggio di esprimere quest’ultima. A questo proposito vi riporto quello che c’è scritto sul tempio di Delfi: “Gnothi seautón”.
Provocatoriamente alcune volte ho parlato dell’intelligenza dell’ameba, sostenendo che a volte gli esseri umani vanno al di sotto della soglia di quell’intelligenza.
L’ameba sa fare solo due cose: andare verso ciò che gli piace che la fa’ stare bene, ed allontanarsi da ciò che non gli piace o che non la fa stare bene.
L’ameba viene guidata dagli istinti, l’essere umano no. L’essere umano è guidato dalla cultura, essa modula gli istinti, sono praticamente degli istinti appresi. Allora noi possiamo apprendere d’istinto che quando qualcuno ci fa del male ci affezioniamo, mentre, quando qualcuno ci fa del bene non lo consideriamo nemmeno, quindi ci occupiamo soprattutto degli stronzi e squalifichiamo chi ci fa del bene”.


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