Le Maioliche di Albissola

La troupe di Zenazone è stata ad Albissola, passeggiando per il corso principale ci siamo imbattuti in un piccolo negozio di ceramiche, seduto sulla soglia l'artigiano Turiddu Colombo, un personaggio pittoresco detto "Turi", che lavora la creta come faceva suo padre e prima suo nonno e prima ancora, e qui siamo nell'800, il bisnonno. Siamo quindi alla quarta generazione: il padre e il nonno facevano pentole, lui lavora la ceramica, anzi ... la maiolica, ci tiene a sottolineare la differenza.
"Turi" ci ha aperto le porte della sua bottega e ci ha fatto vedere come porta avanti la tradizione della maiolica ad Albissola. Abbiamo visto non solo le vetrine ma anche il retro del negozio, dove c'è il tornio e le forme di argilla con le opere ancora grezze, prima di essere "tuffate" nella maiolica per assumere il caratteristico colore bianco e successivamente dipinte dalle decoratrici che lavorano con lui da oltre vent'anni.
Ci ha raccontato che le generazioni passano ma il mestiere rimane lo stesso, nella bottega entrano le "materie prime" grezze, nessun semilavorato, ed escono le opere finite, realizzate rigorosamente con l'abilità delle sue mani.
Fuori, accanto alla porta d'ingresso, ci ha indicato l'icona dedicata a Suor Maria Russello, protettrice dei ceramisti. E suor Maria evidentemente li protegge davvero bene i suoi ceramisti, Turi infatti ci racconta che la crisi c'è, ma a ottant'anni la sente meno di altri perché il suo mestiere funziona sempre e i suoi lampadari in maiolica sono ricercati dagli intenditori perchè si trovano solo da lui.
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