CASSANI: «Il Mondiale a 7 anni, l'INCIDENTE e la moneta di papà. Il CASO ha indirizzato la mia VITA»

Davide Cassani si è innamorato del ciclismo quando suo padre lo portò a vedere i Mondiali a Imola, nel '68. In quel momento, Cassani decise che avrebbe fatto il ciclista professionista. Sarebbe stato un grande gregario e avrebbe ottenuto grandi risultati. Il ciclismo avrebbe fatto parte della sua vita per sempre.

In questa intervista, Cassani si racconta a cuore aperto e con mille aneddoti: da quella Parigi-Roubaix finita su una macchina di un tifoso a quell’incubo la notte che fece perdere il Mondiale a Fondriest. L’intuizione di Marino Bartoletti, le telecronache con De Zan, Bulbarelli e Pancani. La chiamata di Armstrong che voleva correre nella squadra di Pantani, le esperienze da addetto stampa del Pirata e da Commissario Tecnico della Nazionale. Questo e molto altro, come l'idea di portare il Tour de France in Italia che vedrà la luce nell'estate del 2024: un altro grande successo di Davide Cassani, un guru di questo sport che a 63 anni dice di avere ancora tanti altri sogni da realizzare.

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Il libro di Davide Cassani che viene citato è: "Ho voluto la bicicletta", pubblicato da Rizzoli.

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