Un secolo e mezzo di Alpini: Milano accoglie la loro storia

Risuonano in piazza del Duomo le note della fanfara della brigata Julia, mentre ai piedi della madonnina ondeggiano le penne nere e bianche. Si rinnova il rapporto già stretto tra Milano e il Corpo degli Alpini, che quest’anno festeggia i 150 anni di vita. E lo fa con una mostra particolare, ospitata in una grande tensostruttura montata nel cortile d’onore di Palazzo reale. Dalle strumentazioni della prima guerra mondiale alle armi della seconda, arrivando fino alle dotazioni degli ultimi decenni: dal 10 al 18 dicembre, sarà quindi possibile ripercorrere la storia delle penne nere che, dalla loro fondazione, avvenuta nel 1872 a Napoli, hanno avuto un ruolo fondamentale per il nostro Paese non solo per l’impegno militare, ma anche per la carica di solidarietà in momenti difficili. Dal terremoto dell’Irpinia all’alluvione del Polesine, dalla tragedia del Vajont fino alla gestione della Pandemia. Gli alpini c’erano e ci saranno.FAVEROFondato a Napoli con Regio decreto di Vittorio Emanuele II nel 1872, Il Corpo degli Alpini era inizialmente composto dagli abitanti delle valli alpine, chiamati a difendere i confini nazionali. Le moderne Truppe Alpine dell’Esercito ne proseguono oggi gli ideali e le specificità per l’impiego operativo in montagna. Ma il rapporto solido con Milano si è sviluppato a partire dal 1919, quando in Galleria Vittorio Emanuele, a due passi da dove oggi si tiene la mostra, l’Associazione Nazionale Alpini che, con i suoi 103 anni di storia,mantiene alti i valori di solidarietà e impegno verso la Società che caratterizzano l’appartenenza al Corpo degli Alpini.SACCHIFAVEROSeguendo la linea del tempo che va dal 1872 ad oggi, il visitatore potrà immergersi in un racconto appassionante, che si sviluppa lungo le due facce dell’allestimento: da un lato la storia militare del Corpo
degli Alpini e dall’altro quella dell’Associazione Nazionale Alpini.Un racconto arricchito dall’esposizione di preziose immagini ed uniformi storiche, che vanno dalleorigini sino ai giorni nostri, e video in proiezione continua. Un viaggio nel passato –anche recente –che non manca di guardare al futuro e che consolida una volta di più il rapporto tra le penne nere e la città di Milano.