Cenere 1916-2016 - Intervista a Doriana Legge

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Cenere 1916-2016 - Omaggio a Eleonora Duse intervista a Doriana Legge.

Sonorizzazione del film ed esecuzione dal vivo di Doriana Legge

Nell’ambito de "L'Aquila Film Festival”, il 17 maggio alle 18.30, verrà celebrato all’Auditorium del Parco il centenario di Cenere, un film muto tratto dall’omonimo romanzo di Grazia Deledda. La grande attrice Eleonora Duse appare qui nella sua unica interpretazione cinematografica.

Il progetto fa parte degli Eventi culturali d'Ateneo di cui è referente il professore Massimo Fusillo

Per celebrare il centenario del film si accompagnano le immagini con sonorizzazioni dal vivo composte ed eseguite da Doriana Legge.

L’esecuzione delle musiche dal vivo dialoga con le immagini creando uno spettacolo doppio, cinematico e crossmediale, facendo uso di strumenti acustici, loops, suoni ambientali e tessiture elettroniche.

Doriana Legge, musicista e compositrice è anche docente di Storia del teatro presso l’Università degli studi dell’Aquila. Per questo lavoro ha unito le sue diverse sensibilità artistiche e professionali creando una drammaturgia sonora che tiene conto dei ritmi della recitazione, dei frammenti visivi, dei nodi tematici creati dalla Duse.

Frammenti
La Duse è Rosalia, un’anziana mendicante seduta per terra davanti una casa diroccata. Ha una calza logora tra le mani, la guarda con attenzione, la fa scorrere lentamente, e poi la butta via, poggia la guancia a una mano.

«Rotta una maglia i fili non si riannodano più»

È da questo frammento che nasce il progetto sonoro attorno al film Cenere.

Cenere è un documento unico, nel 1916 Eleonora Duse ha 58 anni e lunghi capelli bianchi. Ha abbandonato le scene da ormai 7 anni. Frequenta pochissimo il teatro, ma è una distanza colma di insofferenza, al teatro tornerà più tardi nel 1921 con La donna del mare di Ibsen.
La storia di Cenere è raccontata da Eleonora Duse nelle lettere alla figlia Enrichetta, quasi un diario di lavorazione:

Ci sono delle pagine di realtà e poesia che mi “tormentano” il cuore, e l’immaginazione e che, io penso di poter fare comprendere senza parlare. (Eleonora Duse, 14 maggio 1916)

L’occasione del film è un’apripista, e per noi che lo vediamo a tanti anni di distanza un documento prezioso.

Le musiche
L’essenza del cinema per la Duse non era tanto l’essere azione meno parole quanto azione più musica. (Schino, 1994)

Queste riflessioni sono state il punto di partenza per inaugurare un percorso di sonorizzazione del film che tenesse conto delle particolarità dell’attrice.

Cenere 1916; regia Febo Mari, Arturo Ambrosio; soggetto: dal romanzo omonimo (1904) di Grazia Deledda; sceneggiatura: Eleonora Duse, Febo Mari; interpreti E. Duse, F. Mari; produzione: Ambrosio-Caesar film.

In collaborazione con L'Università degli studi dell'Aquila e Bassa Fedeltà

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