Fabio Concato e l'umarell: una canzone in milanese per raccontare la quarantena

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La prima canzone sul coronavirus a Milano è in milanese. La canta uno degli storici cantautori della città, Fabio Concato, che in L'umarell immagina che un vecchietto di quelli che passano il tempo a guardare i cantieri lo esorti a fare qualcosa. E Concato fa quello che sa fare, cioè cantare, ricordare chi non c'è più e sperare: "Starà meglio questo povero pianeta, mi me par che l" è sciupà che la fa pu e.. non ce l" hanno fatta tutte le persone, sono andate via in silenzio come te, senza un bacio, una carezza, una ragione senza un " mi sun chi e te voeri ben" ". Una canzone nata in due ore, tutta di getto, compreso l'arrangiamento jazz, che Concato ha poi cantato e condiviso coi suoi musicisti via telefono causa quarantena. «Ho cercato di dare il mio contributo come autore, senza retorica, con un pizzico d" ironia e con molto cuore», dice il 67enne cantautore, che sta preparando per il 2021 un omaggio in jazz a Enzo Jannacci assieme al figlio del collega, Paolo. .  .di Luigi Bolognini

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