“Sentite buona gente“ - Coro Le Vie del Canto

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“Sentite buona gente“ è uno dei brani del concerto del coro “Le vie del Canto” intitolato “Piuttost’ che fa ‘l soldato” andato in scena a Genova nella Biblioteca Universitaria il 5 giugno 2015. Canto composto dalle mondine di Ramezzana, vicino a Trino Vercellese.
Il brano dà il titolo alla raccolta di registrazioni effettuate tra il 1960 ed il 1978 da diversi ricercatori
nel vercellese e poi montate da Cesare Bermani e Franco Coggiola nel 1979.
La quarta e l’ultima strofa sono riportate invece nel volume intitolato “Senti le rane che cantano:
canzoni e vissuti popolari della risaia”, di Franco Castelli, Emilio Jona e Alberto Lovatto.
Composta durante la Grande Guerra da un gruppo di mondine vercellesi, è una canzone di
compianto per un prigioniero austriaco internato nel campo di concentramento di Ramezzana,
vicino a Trino Vercellese. Fu raccolta più volte nel vercellese, a partire dal 1960, con o senza la
quarta e l’ultima strofa, quella anticlericale. Nella nota storica su Voci di Mezzo si afferma che fu
raccolta nel 1967 da Franco Coggiola dalla voce di una mondina dell’epoca, tal Carolina Zorni,
classe 1890, che raccontò che le lavoratrici composero quel canto “Perché [quell’austriaco] lo
sentivamo proprio gridare, che lo battevano, che era in camerata”. La Zorni raccontò anche che il
feroce guardiano del campo era uno di Trino, soprannominato Balilla. Pare anche che il prigioniero
morí per i maltrattamenti. I prigionieri lì assegnati ai lavori agricoli spesso non venivano sfamati ed
erano le mondine, di nascosto, a dare loro un po’ di pane…
In “Senti le rane che cantano” si afferma invece che il canto fu raccolto per la prima volta nel 1960
da Jona e Sergio Liberovici presso la Casa del Popolo di Vercelli e, separatamente, da Emilio Tron,
lo stesso anno e sempre nel vercellese, e che molti furono gli informatori e le informatrici:
“La storia è quella che abbiamo cantato adesso, di un prigioniero della guerra del '18. .. L'è stait a
Ramezzana... È stata la morte. Un prigioniero austriaco marcava visita e invece il tenente gliele
dava. In una cascina di Ramezzana, tre chilometri da qui, da Trino Vercellese (VC), c’era un campo
di concentramento, diverse cascine… E così gli è capitato di essere ammalato, come ricorda la
canzone del ‘18… Ma è una cosa che mi fa persino piangere. Mi viene ancora il ribrezzo adesso.
Eravamo in mezzo al movimento e capivamo com’era…”
Credo che oggi, in quelle stesse cascine che ospitavano il campo di prigionia e dove fu ammazzato
quel prigioniero austriaco (e forse altri), ci sia un resort a quattro o cinque stelle…


Franco CASTELLI, Emilio JONA, Alberto LOVATTO“Senti le rane che cantano”Canzoni e vissuti popolari della risaia. Donzelli 2005 Il coro è diretto da Giovanna Ponsano.

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