SIDS - Sindrome da morte improvvisa del lattante conosciuta anche come Sindrome della morte in culla

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SIDS ( Sudden Infant Death Syndrome)
La perdita di un figlio è qualcosa che ti provoca un dolore immenso, è come se ci si trovasse in mezzo al mare e all’improvviso un’onda di 15 metri ti scaraventa giù dalla barca e cerchi invano di trovare un appiglio che ti riporti in superficie. La frase che più spesso sentirete dire da un genitore che ha perso il proprio figlio è : Mi è crollato il mondo addosso.
Quando poi la morte sopraggiunge in maniera improvvisa e senza neanche una spiegazione del perché, allora tutto diventa ancora più difficile. Parliamo oggi della SIDS Sudden Infant Death Syndrome, conosciuta come la Sindrome della morte in culla.
Il nome può fare pensare ad una patologia, in realtà non è ancora conosciuta la causa di questa morte che giunge in maniera improvvisa. Non abbiamo nemmeno dei dati statistici sull’incidenza perché non c’è un sistema di rilevazione omogeneo, ma si stima che in Italia siano circa 250 i bambini morti per Sids in un anno.
Ma cos’è la Sids?
Consiste nel decesso improvviso di un bambino di età compresa fra un mese e un anno, decesso che rimane inspiegabile anche dopo un’accurata indagine che comprende la storia clinica, le circostanze e il luogo dove avvenuto il decesso e anche un’autopsia completa.
Si verifica maggiormente tra i 2 e i 4 mesi con prevalenza nei maschi.
Nasce come entità nosologica nel 1969 e ad oggi possiamo procedere ala diagnosi attraverso un processo di esclusione.
E' soprattutto importante sottolineare che può succedere
anche al bambino con le più amorevoli cure di accudimento. Questo è importante sottolinearlo perché il senso di colpa che provano i genitori vittime di questa tragedia è un macigno pesantissimo.
Ci si è interrogati anche negli anni sul fatto se i bambini prima della morte provassero dolore e sofferenza. Dalle testimonianze di genitori, baby sitter, operatori sanitari che hanno assistito al decesso sembra che il bambino impallidisca improvvisamente e muoia nel sonno senza piangere e senza emettere nessun suono, segnale questo di un passaggio tra la vita e la morte immediato.
Possiamo prevedere questo evento è la domanda che tutti noi neo genitori ci siamo fatti, ma la risposta è che purtroppo non è assolutamente prevedibile.
Possiamo però adottare alcuni accorgimenti che sembra possano ridurne l’incidenza.
Nanna Sicura:
La posizione più idonea per farlo dormire è quella supina, altamente sconsigliato metterlo pancia sotto o di lato. In posizione prona il latte potrebbe passare dall’esofago alla trachea. Durante il giorno invece potete tenere, anzi dovete favorire il Tummy Play ( interagire con il proprio bimbo quando è in posizione prona) utilissimo per lo sviluppo neuromotorio.
Non utilizziamo cuscini e assicuriamoci di aver un materasso rigido.
E’ favorito il Room Sharing ovvero la condivisione della stanza, ma risulta pericoloso farlo dormire insieme agli adulti nel lettone.
Non Fatelo Fumare:
Non fumare durante la gravidanza, quando è nato e non tenerlo nemmeno in ambienti dove si fuma. Ci sono 50 studi epidemiologici che dimostrano come il fumo di sigaretta aumenti il rischio di SIDS. E poi fumare fa male anche a noi, usiamo questa informazione come spinta motivazionale a farci smettere definitivamente.
Fresco è meglio
La stanza in cui dormiamo non deve essere troppo calda , la temperatura ideale sarebbe tra i 18° e i 20°. Non dobbiamo coprire troppo il nostro bambino e ricordiamoci che dovesse alzarsi la temperatura corporea a causa della febbre non dobbiamo coprirlo di più, semmai il contrario.
Il Ciuccio
L’uso del ciuccio in diversi studi ha dimostrato essere un efficace strumento di protezione, questo per il suo effetto meccanico che migliora le parvietà e le funzionalità delle vie respiratorie, inoltre il riflesso di suzione abbasserebbe i livelli di arousal.
Ah nonne mi raccomando !! Niente ciuccio nel miele, zucchero o altro !!!
Allattamento al seno
In ultimo c’è una corrispondenza fra allattamento al seno e riduzione del rischi Sids,

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👨‍🔬Chi sono ?
Sono Antonio Viscardi e sono un Dottore Magistrale in Psicologia Clinica e della riabilitazione. Ho frequentato con profitto una Master Class in Tecniche rapide di Induzione Ipnotiche, e attualmente sto frequentando due Master Universitari che mi permetteranno di specializzarmi in Disturbi specifici dell'Apprendimento e anche in Fisiologia e Psicologia Perinatale.
Mi piace raccontare e parlare di Psicologia rivolgendomi in particolar modo a Genitori, futuri Genitori e Bambini.

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