I SEI CORALI SCHUBLER DI J.S.BACH

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Margherita Dalla Vecchia esegue i sei corali Bach, chiamati di Schubler, all'organo della chiesa dei Servi di Vicenza. Regia di Silvio Scacco

La raccolta prende il nome da Johann Georg Schübler, l'editore che commissionò al Cantor gli arrangiamenti e li stampò nel 1747. Quelle di Bach infatti non sono opere originali ma auto - trascrizioni per organo di brani per voce e strumenti tratti da cantate sacre che egli concepì nel 1724, nel 1725 e nel 1731, quando operava a Lipsia.

BWV 645
Wachet auf, ruft uns die Stimm
Trascritto dalla Cantata 140, quarto movimento (tenore).

BWV 646
Wo soll ich fliehen hin
Non è trascritto da alcuna delle cantate conosciute di Bach. Potrebbe essere la trascrizione di una cantata andata perduta.

BWV 647
Wer nur den lieben Gott lässt walten
Trascritto dalla Cantata 93, quarto movimento (duetto per soprano e contralto).

BWV 648
Meine Seele erhebt den Herren
Trascritto dalla Cantata 10, quinto movimento (duetto per contralto e tenore).

BWV 649
Ach bleib bei uns, Herr Jesu Christ
Trascritto dalla Cantata 6, terzo movimento (soprano).

BWV 650
Kommst du nun, Jesu, vom Himmel herunter
Trascritto dalla Cantata 137, secondo movimento (contralto).


Progetto Bach a Vicenza
«Il sommo compositore - racconta Dalla Vecchia, che anima da oltre vent'anni la rassegna Progetto Bach a Vicenza - scelse questi brani perché i testi rappresentano sei tappe della vita cristiana. Anche il frontespizio originale dell'opera, che mostrerò nei video, fu preparato da Bach ed è ricchissimo di quei simboli che erano diventati una costante dei suoi ultimi lavori: per esempio è scritto su 14 righe con 41 parole, perché 14 è il numero che si ottiene dalla somma delle lettere B A C H, dove, in base all'ordine alfabetico, B=2, A=1, C=3 e H=8. Il 41 invece è la somma delle lettere di J S BACH. Non solo, pure il numero delle battute di ogni brano ha un preciso significato e spesso a metà del pezzo si trova il tema BACH, ovvero si bemolle (B nella notazione tedesca), la (A), do (C) e si naturale (H)».

L'organo della chiesa dei Servi
Dalla Vecchia ha soppesato anche la scelta dello strumento da impiegare per l'Avvento con Bach. «L'organo a trasmissione meccanica della chiesa dei Servi - spiega la musicista vicentina - "parla" tedesco, ovvero possiede le sonorità perfette per eseguire i sei corali e tutte le grandi pagine bachiane. Il costruttore Andrea Zeni, che l'ha ultimato nel 2000, si è ispirato infatti alla tradizione tardo - barocca della Germania del Nord. Lo strumento occupa tutta la larghezza del presbiterio e la sua facciata corrisponde al Werkprinzip, perché permette di comprendere la disposizione dei corpi d'organo: alle due estremità le torri per le canne del pedale, al centro in basso le canne del Grand'Organo, l'Hauptwerk, azionato dalla prima tastiera, e sopra di esso l'Oberwerk collegato alla seconda tastiera. Perfino il nome dei registri è in tedesco ed è scritto in gotico antico»


Qui l'articolo di Filippo Lovato sul Giornale di Vicenza

https://www.ilgiornaledivicenza.it/ar...

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