Studiare il cosmo dalla Luna: intervista a Richard Green [SUBS ITA]

[CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO - MA VANNO ABILITATI]

Servizio di Rossella Spiga, riprese di Giuseppe Fiasconaro

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La Luna è dunque il nostro prossimo avamposto nel Sistema solare per osservare meglio l'universo? Penso che la risposta sia sì, dice Richard Green – presidente del gruppo di lavoro dell'Unione astronomica internazionale (Iau) sull'astronomia dalla Luna – a Rossella Spiga. Ci sono osservazioni astronomiche che si possono fare dalla Luna, ma non dalla Terra né dall'orbita. La Luna è un sito molto stabile, quindi è facile costruirvi un telescopio. Il lato nascosto della Luna è schermato da tutto il rumore radio che produciamo sulla Terra, quindi è un sito ideale per raggiungere la sensibilità necessaria a studiare l’era oscura del cosmo e l'universo primordiale.

Il vuoto presente sulla superficie della Luna è dieci volte migliore di quello che possiamo ottenere nei migliori laboratori terrestri per i grandi strumenti. Inoltre, sul fondo dei crateri la temperatura è così bassa che potremmo costruire una versione su scala maggiore del James Webb Space Telescope, che sarebbe naturalmente raffreddato alla temperatura desiderata.

Insomma, non esiste un programma scientifico a lungo termine che non consideri la Luna una piattaforma entusiasmante.

E quali sono le sfide che dobbiamo affrontare? Esiste un framework di alto livello su come le nazioni e le aziende operano nello spazio, ma non ci sono ancora regole specifiche per l’implementazione di attività sulla Luna. I siti di osservazione astronomica sono speciali, come lo sono sulla Terra. Tuttavia, al momento non esiste alcun processo per designare sul lato nascosto della Luna un sito che potrebbe ospitare una gigantesca schiera di antenne radio, o un telescopio in un cratere rimasto in ombra permanente per 4 miliardi di anni.

Dobbiamo quindi lavorare attraverso le Nazioni Unite per avviare un processo, accettato da tutti i paesi, che permetta l'utilizzo simultaneo della Luna per la scienza, per scopi commerciali e come porto spaziale per esplorare altri luoghi del Sistema solare.

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