Secondo alcuni, in Corea del Sud non si fanno più figli a causa delle femministe. La Corea del Sud si trova ad affrontare una delle peggiori crisi demografiche al mondo, ma puntare il dito contro il femminismo è davvero una mossa sbagliata.
A sostenerlo è un ricercatore presso l'Università Nazionale di Kangwon e il Centro per gli Studi Internazionali e Strategici. Noi de lacorea.it ci aggiungiamo a questo grido di allarme.
La Corea del Sud, infatti, ha il tasso di fertilità più basso al mondo. Alcuni collegano il crollo demografico del paese all'emergere del femminismo, sostenendo che questo instilli amarezza nelle donne, peggiori le relazioni di genere e scoraggi le giovani donne dall'avere figli.
Nel delirante (aggiungiamo noi) discorso pubblico, il femminismo e la difesa dei diritti delle donne sono spesso associati alla misandria e a un'agenda nascosta di sinistra o addirittura pro-nordcoreana di supremazia femminile. Tuttavia, considerando che vi sono poche prove che il femminismo sia la causa del predicamento demografico della Corea del Sud, concentrarsi pubblicamente su questo presunto problema potrebbe deviare i decisori politici sudcoreani dal affrontare le vere questioni strutturali che danneggiano la natalità. Ricordate non troppo tempo fa quando si accusavano le donne dai capelli corti di essere femministe? "Le donne devono avere i capelli lunghi", -si gridava-. Assurdo, aggiungiamo ancora una volta noi!
La crisi demografica della Corea del Sud precede l'ascesa del femminismo come visione diffusa e il movimento #MeToo del 2017. La sostenibilità demografica di un paese è considerata quando ogni donna ha, in media, 2,1 figli durante la sua vita. Il tasso di fertilità totale (TFR) della Corea del Sud è sceso sotto 2,1 nel 1983 e si è abbassato a 1,5 nel 1998, indicando che la crisi della natalità è emersa durante il governo di Chun Doo-hwan, difficilmente un periodo di egemonia femminista.
La Corea del Sud contemporanea non è affatto un baluardo femminista, anzi la Corea del Sud odia le donne (aggiungiamo sempre noi). Ha il divario retributivo di genere più elevato tra i paesi dell'OCSE e alcune delle peggiori condizioni di lavoro per le donne. Il numero di giovani donne che si identificano come femministe è diminuito tra il 2021 e il 2023. Le donne in Corea del Sud vivono non solo condizioni lavorative peggiori dei colleghi uomini ma anche socialmente sentono di più la pressione: le donne sudcoreane devono essere bellissime e magre altrimenti non troveranno marito e non possono ambire a un posto consono in società! La donna deve scegliere se mettere su famiglia oppure fare "carriera" che poi di carriera completa non si puo' mai parlare. Insomma, la Corea del Sud secondo il nostro punto di vista odia le donne. Per qualcuno, nel passato ma ancora oggi, avere una figlia donna equivale a una sciagura!
Il crollo demografico della Corea del Sud, se non affrontato, potrebbe avere gravi ripercussioni. Anche se Seul potesse superare le ripercussioni economiche e sociali, il declino demografico risultante cambierebbe drasticamente l'equilibrio regionale del potere. Come già detto ampiamente su questo sito, la classe dirigente sudcoreana si volta dall'altra parte e nasconde la testa sotto la sabbia. Le cause del tasso di natalità più basso al mondo sono da ritrovarsi nelle condizioni lavorative e nell'assurda competizione sociale.
I giovani sudcoreani non amano vivere in Corea del Sud e fanno di tutto per espatriare. Non lo dicono apertamente, ma covano nel profondo un grandissimo senso di insoddisfazione.
Emergenza nazionale, futuro incerto
La Corea del Sud si affida ancora alla coscrizione per mantenere la sua forza militare. Il numero di coscritti, che rappresenta circa la metà della forza, potrebbe passare da 330.000 soldati nel 2020 a 240.000 nel 2036 e 186.000 nel 2039. Senza cambiamenti radicali, sostenere la formidabile postura militare della Corea del Sud diventerà impossibile.
Come tale, il declino demografico rappresenta una minaccia esistenziale per la Corea del Sud. Il suo vicino turbolento, la Corea del Nord, mantiene circa 1 milione di truppe. La Cina, l'aspirante egemone dell'Asia, ne ha 2 milioni.
Cina, Corea del Nord e Russia possiedono tutti armi nucleari. Una Corea del Sud invecchiata e vuota sarebbe un bersaglio facile per la coercizione. Pyongyang potrebbe persino concludere che invadere una Corea del Sud in rovina per riunificare la penisola coreana sarebbe un gioco da ragazzi.
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