Lord Bean - Schiuma

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TESTO:
RIT(x2) Copia e incolla! Ogni giorno con la carica a molla, chiuso in una bolla! Scoppia e incontra, Fra la plastica e la gomma, una faccia fra la folla!

Metti che ti svegli con il timbro del locale sulla mano,dopo stringi un'altra mano che la sera rientra nel locale,devo areare quest'alveare,puoi dissotterrare l'ascia e farla roteare 'mbare, sta mano pò esse' ferro o pò esse' piuma,mani che si stringono e qualcuna si frantuma,la mia testa fa la schiuma,con la pula che mi luma ed io che sfido la fortuna,dai tempi delle Puma, city che schiaccia e io che gli do su,dipingo tutto con parole blu! Hai da cambiare costumi et usi, limitare gli abusi,e via dai musi delusi,e in più,venderti l'Uzi,tanto non lo usi, mani sulle sbarre fredde dei cancelli chiusi,paura del vuoto,del fuoco,del fango in cui nuoto,ma poco,mi frega finché sto con soggetti con getti di inchiostro al posto delle dita,fai progetti che aspetti dietro a un'altra vita,in cima,c'è la tua anima colpita,e sai che non sparisce tutto con una dormita. Quale cultura può spingere Dragostea, zittire la nostra idea partendo dalla trachea,chi ci ha imposto un percorso obbligato all'Ikea e ci rifila dei panini che provocano diarrea!?(Bleah!)Fra virgole e traveggole intravedo le,prossime
trasformazioni delle mie molecole le,vibrazioni sono chiare e spontanee,
metti l'orecchio sui binari e le senti arrivare,lo sai,non è quanto lo fai,ma è come lo fai,non conta quanto ne discuti,quanto il sangue che ci sputi,meglio fatto dei fatti miei,che di Freebase,ora mieto vittime,su beat di Mace!

RIT(x2)

Signora,miseria,io che ancora chiedo un dio,sediamoci e parliamone tranquilla ti offro io,zucchero e il caffè,da me,i pensieri
cadono,mi succhio il dito e tiro su i granelli dal tavolo,io,che mi ero illuso che qualcosa cambiasse,vedo ancora troppe pance gonfie e troppe pance grasse,troppe uniformi che apparecchiano sulle carcasse,troppe blasfemie da aritmia del semiasse,è una guerra che si perpetua,sembra non importi e non si conti più,quante vite mieta,terra che si crepa, resta pietra ed una bieca scusa cieca,nei pensieri avvolti da una kefiah!
Ma la Natura t'avverte,è spietata,sommerge dall'ira,e a volte penso che abbia poca mira,notti sudate nel letto ci si rigira,resto a terra solo per 'sta forza che ci attira,nell'oro,nero divi dei 2 mondi,occhio che non bruci,come Parigi nei bassifondi,fiero di essere bianco,fiero di essere nero,fiero di avere il siero che ancora mi tiene vero,mi fa,venire voglia di svernare,e vedermi in testa i piedi di soggetti da internare,chi volete incantare?Chi volete incatenare?Non sapete cucinare e mi volete governare,non capisco "The Ring",rincoglioniti dai film,a cosa serve l'orrore se c'è un tg a tutte le ore,sangue,chiama sangue,ora che anche,il terzo occhio piange,viaggeremo a lungo insieme verso altre lande,ascolteremo Mingus durante serate sante,bagnandoci nel Gange,memorie,di suffi soffocati e nulla ai mobili,"nel silenzio, delle sparatorie!"...

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