Cerimonia della consegna della Bandiera di Guerra del 3° rgt. Granatieri Guardie - video 02

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Il 3° Reggimento “Granatieri Guardie” - costituito nel 1849 - era formato da due Battaglioni di riserva. Dopo pochi mesi, in seguito dello scioglimento dei Battaglioni di riserva, il Reggimento del Regno di Sardegna fu soppresso.
Alla fine del 1926, allo scopo di adeguare la struttura della Brigata Granatieri del Regio Esercito Italiano al nuovo ordinamento (che disponeva che le Brigate di Fanteria fossero formate non più da due, ma da tre Reggimenti), fu costituito il 3° Reggimento “Granatieri di Sardegna”, di stanza a Viterbo. Nel 1935, il 1° Battaglione del 3° Reggimento partecipò alla Guerra Italo-Etiopica e venne decorato con la Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia. Nel 1939, il Reggimento fu impegnato nelle operazioni in Albania, tant'é che assunse il nome di 3° Reggimento "Granatieri di Sardegna e d’Albania”: sul fronte Greco-Albanese, i suoi uomini si distinsero per dedizione ed eroismo e gli ottennero la Medaglia d'oro al Valore Militare. Dopo aver combattuto strenuamente sulle catene montuose lungo il confine tra la Grecia e l'Albania, in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943, essi furono però costretti ad arrendersi alle soverchianti forze tedesche e - a disprezzo degli accordi presi - deportati in un campo di prigionia a Wietzendorf: qui, intonando la “Marcia dei Pifferi” dell’antico Reggimento delle Guardie, sdegnosamente rifiutarono l’invito (concedetemi l'eufemismo) a collaborare con i tedeschi. Il Comandante del Reggimento e altri quattro Ufficiali (Tenente Colonnello Napoli, Maggiore Pipola, Maggiore Girelli, Tenente Cipriani), per evitare che la Bandiera cadesse in mano ai nemici, tagliarono in pezzi il glorioso drappo e scissero in due parti la freccia poi li divisero fra loro con la promessa che, qualsiasi cosa fosse accaduta, avrebbero fatto di tutto per riportare in Patria il pegno affidato al loro onore. Riuscirono incredibilmente nell'impresa e, per anni, la Bandiera è stata conservata nel Museo storico dei granatieri di Sardegna a Roma.
Al termine della Seconda Guerra Mondiale, il Reggimento non venne ricostituito e - in data 8 maggio 1966 - le decorazioni al Valor Militare delle Bandiere di Guerra del 2º e del 3º Reggimento Granatieri vennero appuntate al drappo del 1º Reggimento "Granatieri di Sardegna" dell'Esercito Italiano (l’unico ricostituito nel 1946) per riassumere nei simboli l'essenza unitaria dei tre secoli di tradizioni militari comuni dei Granatieri.
Nel 1976, fu ri-costituito il 3° Battaglione “Granatieri Guardie” - di stanza ad Orvieto, nella Caserma “Piave”, e prese di nuovo la denominazione di Reggimento il 21 ottobre 1992.
Il 30 Aprile 2002, il 3° Reggimento fu nuovamente sciolto e la Bandiera di Guerra del 3° Reggimento lasciò l’Ufficio del Comandante della Caserma “Piave” e Orvieto (che, nel 1976, l’aveva accolta).
Oggi - 4 ottobre 2022 - presso la Caserma Albanese Ruffo a Roma, ha avuto luogo la cerimonia di consegna della Bandiera di Guerra del 3° Reggimento “Guardie” al rinominato 3° Reparto Comando e Supporti Tattici Granatieri “Guardie” e del cambio del Basco (il nuovo è decorato con il Fregio del 3° "Guardie") al Tenente Colonnello Nicola Chirico

video: ‪@MrPupo08‬

Credits: ‪@ESERCIT0ITALIAN0‬

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