Alluvione Cogne, ancora isolato il paese a due settimane dal disastro del 29 giugno

"Ci sentiamo feriti, ma siamo altrettanto pronti a ripartire quando ne avremo gli strumenti." Così il sindaco di Cogne, Franco Allera, esordisce facendo il punto della situazione a quasi due settimane di distanza dall'alluvione che ha causato l'isolamento via terra del suo comune dal resto della Valle d'Aosta. Tra gli ingenti danni provocati dalla forte ondata di maltempo del 29 giugno su questo territorio, ci sono anche tre crolli lungo la strada regionale 47, unica via d'accesso alla località montana. I trasporti di persone e merci sono attualmente possibili solo con gli elicotteri che ogni giorno fanno la spola tra il centro sportivo di Aymavilles, campo base della protezione civile della Regione Valle d'Aosta per questa emergenza, e Cogne.
"Il problema vero è che non abbiamo il collegamento con Aosta - aggiunge Allera -, per cui siamo in una sorta di isolamento, anche se senza problemi particolari all'interno del paese. Poi abbiamo delle zone molto danneggiate, come la Valnontey, che è stata praticamente quasi distrutta dall'alluvione. Ma soprattutto abbiamo avuto molti danni a tutte le infrastrutture. Per dire, non abbiamo più un ponte dall'alta Valnontey fino ad arrivare a Epinel, l'ultima frazione di Cogne."

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