Storia del Regno delle Due Sicilie - il massacro di Bronte - Lezione 14

Presa Palermo, Garibaldi il 2 giugno 1860 emanò un decreto sulla divisione dei terreni che mise in agitazione i contadini di Bronte, un Comune etneo che aspettavano la spartizione delle terre. Sicché il 2 agosto 1860 scoppiarono le prime ribellioni al grido “vogliamo la terra”. Fu inviato Nino Bixio a reprimere una rivolta socialisteggiante. Bixio fece arrestare un centinaio di persone fra cui l’avv. Lombardo e altri presunti capi della sommossa. Messo su un improvvisato tribunale di guerra, fece poi condannare 150 persone di cui 6 furono fucilati.
Dopo questo massacro che riaffermava il carattere borghese dell'impresa dei Mille, i garibaldini si scontrarono a Milazzo sbaragliando i borbonici grazie al tradimento della nave da guerra borbonica a vapore “Veloce”, armata con 10 micidiali cannoni a lunga gittata che il giorno prima era passata ai garibaldini. L'ex capitano borbonico e traditore Amilcare Aguissola
non ebbe alcun problema a cannoneggiare i soldati napoletani.