Andrea Borgato -

“Il tennistavolo è uno sport molto tecnico e vario, cambia a seconda dell'avversario che hai di fronte: mi piace e mi piace il fatto che parte dei risultati dipendono dall’approccio mentale, ma detesto quando perdo". Andrea Borgato gioca a tennistavolo fin da bambino, uno sport che diventa uno strumento per il miglioramento della propria condizione psico-fisica, dopo che a 23 anni riporta una tetraplegia per un incidente automobilistico. “Con il tempo è diventato qualcosa di talmente serio che, una volta terminata la carriera agonistica, mi piacerebbe allenare". Il suo idolo sportivo è un monumento dello sport italiano, non solo paralimpico: Alvise De Vidi. Tra i momenti più belli a livello sportivo le partecipazioni ai Giochi di Londra del 2012, a Rio del 2016 e Tokyo 2020, ma anche l’oro conquistato ai Mondiali di Bratislava in coppia con Federico Falco. Una delle cose che lo caricano è la musica, che è sempre stata sua compagna di vita. Se deve dire un brano del cuore, "sicuramente è White Rabbit dei Jefferson Airplane, un tema musicale molto bello, ispirato ad Alice nel paese delle meraviglie, che dà grande sfogo alla fantasia". La convocazione alla sua quarta Paralimpiade? "Una grande responsabilità, questa qualificazione, la sento e cercherò di dare il massimo”.