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Fase fenologica: invaiatura, viraggio di colore delle olive dal verde al giallastro con iniziale scuramento. Anche all’interno la polpa s’inizia a notare il cambiamento della gradazione del bianco.
Situazione fitosanitaria
Mosca delle olive (Bactrocera oleae): i cambiamenti climatici repentini di questa settimana hanno portato temperature più fresche, aumento dell’umidità e idratazione delle olive. Queste condizioni sono favorevoli alla Mosca delle olive per le ovideposizioni e lo sviluppo delle uova e delle larve all’interno della polpa delle drupe. Inoltre, siamo in presenza di una terza generazione estiva di Mosca, considerata la più aggressiva.
Proprio per questo, gli oliveti trattati con larvicida alla fine di agosto mostrano, in parte, nuove infestazioni attive, con la presenza prevalente di uova e larve di prima età, comunque contenuta al 2-3%. Esiste quindi un significativo rischio di aumento delle infestazioni, anche perché per la settimana prossima è prevista una stabilizzazione delle condizioni climatiche.
Le sostanze attive da utilizzare in caso di necessità sono:
Adulticidi ovo-larvicidi: Acetamiprid (massimo 2 trattamenti l’anno – esempio Epik SL o Kestrel) e Flupyradifurone (Sivanto Prime - massimo 1 trattamento l’anno).
Per gli oliveti a conduzione biologica: Piretro, Bacillus thuringiensis o Olio essenziale di arancio dolce (prodotto commerciale ORO-QUIN), autorizzato per un periodo di 120 giorni a partire dal 30 agosto 2024. Questa sostanza ha anche funzioni di contrasto a parassiti fungini.
È possibile utilizzare esche insetticide a base di Cyantraniliprole (Exirel Bait - massimo 3 trattamenti l’anno) o di Spinosad per il biologico (massimo 8 trattamenti l’anno). Si ricorda che le esche avvelenate hanno un intervallo di efficacia di 12-15 giorni e sono dilavabili con le piogge. Durante l’esecuzione del trattamento, lo spruzzo va indirizzato verso parti della pianta prive di olive.
Gli olivicoltori che hanno adottato strategie con prodotti repellenti o antideponenti, come polveri di roccia (bentoniti, caolini, talco, zeoliti) dovrebbero controllare la copertura dopo le recenti piogge e, se dilavate, ripetere l’intervento.
Margaronia (Palpita unionalis): ancora danni agli apici vegetativi, come pure su olive. Gli interventi a contrasto della Mosca delle olive limitano la presenza di questo lepidottero, eventualmente intervenire con Bacillus thuringiensis o olio di neem più saponi molli potassici o saponi molli degli acidi grassi.
Cimice asiatica (Halyomorpha halys): si assiste ad un generale innalzamento delle popolazioni, i trattamenti a contrasto della mosca ne contengono la popolazione.
Occhio di pavone (Spilocaea oleaginea), Piombatura dell’olivo (Mycocentrospora cladosporoides), Lebbra dell’olivo (Colletotrichum spp.): dopo gli eventi piovosi della settimana scorsa e le lunghe bagnature fogliare che si hanno al mattino, sono probabili nuove infezioni, in caso di necessità attuare dei trattamenti a base di rame più zolfo, attenzione ai tempi.
Oltre ai Limiti Massimi di Residuo (LMR), c’è la Dose di Riferimento Acuta (ARfD)
A seguito dell’articolo del 14 settembre 2024, "Invaiatura: gestione dei fitofarmaci e sicurezza dell’olio di oliva", più oleifici hanno richiesto un approfondimento sul perché alcune catene della grande distribuzione organizzata per gli oli richiedono non solo il rispetto dei parametri relativi agli LMR, ma anche a quelli dell'ARfD.
Limiti Massimi di Residuo (LMR)
A partire dalla fine degli anni Sessanta e ancor più negli anni Settanta, la regolamentazione dei fitofarmaci è diventata sempre più rigorosa a livello internazionale. Sono stati così stabiliti i Limiti Massimi di Residuo (LMR), per garantire che gli alimenti siano sicuri per il consumo umano a lungo termine, in questo modo si è ridotto il rischio di esposizione cronica ai pesticidi.
Nel corso degli anni, sulla base di nuovi dati scientifici e delle tecniche di valutazione del rischio, gli LMR sono stati costantemente aggiornati.
Gli LMR sono stabiliti attraverso studi scientifici che analizzano come le sostanze attive degli agrofarmaci vengono metabolizzate nelle piante e che metaboliti si formano.
Per determinare i livelli di residui che rimangono negli alimenti dopo l’applicazione dei pesticidi, gli studi includono test sul campo e analisi di laboratorio.
I residui nei prodotti vegetali devono essere mantenuti al livello più basso possibile per proteggere la salute pubblica, con particolare attenzione a gruppi vulnerabili come bambini e anziani.
A stabilire i limiti massimi di residuo (LMR) vi sono normative europee e nazionali.
Dose di Riferimento Acuta (ARfD)
Negli anni Novanta e soprattutto nei primi anni del nuovo secolo, è stato sviluppato un nuovo parametro: la Dose di Riferimento Acuta (ARfD).
Tel. 045 8678260
@aipoverona
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