DOCUMENTARIO CUCS ROMA 70/80 - Rai - COMMANDO ULTRA' CURVA SUD - Completo

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Le origini del Cucs
Il tifo romanista muove i primi passi a Campo Testaccio e allo Stadio Nazionale, ma le tracce iniziali del movimento ultras risalgono agli anni Settanta quando si affacciano le prime formazioni di tifo organizzato. La caratteristica di ogni gruppo è quella di provenire da un quartiere specifico. E poi c’è la politica, altro motivo di contrasto. Per questo, i capitifosi più saggi decidono di riunirsi sotto un unico nome che poi avrebbe fatto la storia del movimento ultras italiano insieme ad altri cinque o sei gruppi in altre città.

Il 9 gennaio del 1977 in Roma-Sampdoria compare in curva sud uno striscione rosso con la scritta in bianco: Commando Ultrà Curva Sud, progetto a cui aderiscono tutti i gruppi principali, dai Boys (che nei primi anni erano in Nord), ai Guerriglieri, alle Pantere, alla Fossa dei Lupi, mentre i Fedayn garantiscono un appoggio esterno. Importante, per la nascita del Cucs, anche il ruolo svolto da alcuni dirigenti dell’Associazione Italiana Roma Club.

I primi anni del Commando Ultrà Curva Sud
Dopo due anni di straordinaria intensità di tifo e innovazioni coreografiche che coinvolgono l’intera curva, arriva il periodo più nero, quello legato alla scomparsa del tifoso laziale Vincenzo Paparelli. È il 28 ottobre 1979: dalla sud, nel prepartita di un Lazio-Roma partono tre razzi di quelli per le segnalazioni in mare. Il terzo finisce tra la folla e colpisce un padre di famiglia, allo stadio con la moglie. Durante tutto il giorno in città si susseguono violenti disordini.

Nei giorni successivi la tifoseria romanista è frastornata. C’è stato un morto. L’unico precedente in uno stadio di calcio risale al 1963, quando un tifoso della Salernitana perse la vita nei tafferugli scoppiati durante una partita con il Potenza. Ma è un precedente che non ricorda nessuno. Per tutti, quel 28 ottobre è la data in cui la morte entra in uno stadio. Una sorta di doloroso spartiacque. Dopo un periodo di latitanza Giovanni Fiorillo, il ragazzo di appena 19 anni che aveva comprato e sparato il razzo, si consegna alle autorità e insieme a lui uno dei due complici. Pagato il debito con la giustizia terrena, dopo qualche anno lo fa anche con quella celeste.Dopo la morte di Paparelli vengono tempi difficili per la curva sud e in particolare per il Cucs. Il gruppo per due anni non può portare allo stadio il proprio striscione sostituito dal più generico “Forza ragazzi la Sud è con voi”. Tutto il materiale con il marchio degli Ultrà Roma viene considerato apologia di reato.

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