Come abbinare vino e formaggi?

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Permettono di sbizzarrirsi con l’abbinamento viste tutte le consistenze che li caratterizzano e nelle quali evolvono, sono parte principe insieme ai salumi di uno dei pasti, se così possiamo chiamarlo, da tutti preferito cioè l’aperitivo e al contempo ingrediente fondamentale di tantissime ricette di cucina.

Parliamo dei formaggi ed in questo video vediamo come abbinarli al vino!

E’ vero che non c’è limite alla fantasia, non si dubita che molte ‘’regole’’ possono lasciar spazio al gusto personale, ma voglio fornirvi indicazioni che possano portare ad un grande piacere enogastronomico cercando l’armonia di cui già in altri video abbiamo parlato.

Pertanto vediamo di trovare una via, e non sfigurare, quando vogliamo proporre dei formaggi oppure quando il formaggio è un ingrediente principe della nostra ricetta.

Ciao sono Giovanni di Gustami e da 4 anni lavoro nel mondo del vino artigianale e naturale.

In questo video andremo a trovare il giusto abbinamento per ogni tipologia di formaggio.

Formaggi freschi e latticini.
Sono poco stagionati, spesso morbidi o tendenzialmente morbidi/cremosi, delicati in alcuni casi, vedasi la ricotta e la mozzarella.

Qui abbiamo una marcata tendenza dolce che si abbina alla grassezza con sentori di latte assai spiccati.

I vini adatti sono principalmente bianchi fermi leggeri, delicati, di struttura non importante come il Soave, la Falanghina, il Verdicchio, il Riesling oppure fra le bollicine sicuramente un metodo classico preferibilmente giovane.

Formaggi freschi a pasta molle.
Hanno tendenza acida come ad esempio la crescenza, la robiola e i tomini uniti però alla dolcezza e grassezza cui accennavamo prima.
Pertanto potremo andare a cercare un po’ di struttura e aromaticità nel vino, e scoprire o riscoprire i nostri benamati rosati, di cui abbiamo parlato qui

Esempi di abbinamento possono essere il Trebbiano Romagnolo, il Pinot Grigio oppure un metodo classico preferibilmente giovane. Andando fra i rosati una versione in rosa di Primitivo, Nerello Mascalese o Pinot Nero.

Formaggi molli stagionati e con carattere assai deciso come il taleggio dove la sapidità padroneggia unita ad una nota dolce e ad una grassezza di fondo.
Qui potremo andare su bianchi strutturati e profumati come lo Chardonnay o su rosati come il Chiaretto del Garda o la versione in rosso, il Bardolino, così come anche un Grignolino o una Freisa.

Formaggi a pasta dura o semidura cruda, pressata. Possono essere dal poco al molto stagionati e lo spettro di questi formaggi può variare tantissimo, partendo da un gusto delicato fino ad arrivare un molto deciso.
Sempre sapidi, possono tendere al dolce e/o all’aromatico, sensazione non invadente di grassezza e succulenza da masticazione.

L’abbinamento ideale sono bianchi strutturati (se volete avventurarvi provate anche qualche macerato), rossi morbidi e leggermente alcolici, equilibrati e discretamente tannici come Barbera, Pinot Nero vinificato in rosso, Morellino di Scansano, Chianti.

Formaggi a pasta dura cotta e semicotta, mediamente stagionati, saporiti e con venature aromatiche come Parmigiano reggiano e Grana padano.
Beh, se penso ad un buon parmigiano, da emiliano quale sono, mi viene in mente subito la grande sapidità, una nota aromatica che si intreccia ad una lunga persistenza.

Qui giunge il momento di mettere in campo struttura, persistenza e magari un po’ di affinamento. Abbiniamo pure un Ripasso, Cabernet Sauvignon, Merlot, Nero d’Avola. Come bollicina ovviamente un metodo classico dove possiamo avvicinarci anche ad affinamenti più lunghi.

Eccoci verso le battute conclusive dove parliamo di grandi formaggi di lungo affinamento a pasta dura.
Intendo pecorino romano o siciliano, Parmigiano Reggiano, Bitto, Castelmagno.

Qui andiamo ad aprire la porta della nostra cantina. È il momento di aprire una delle nostre preziose bottiglie. Quindi rossi maturi, suadenti, di grande complessità ed eleganza come Brunello di Montalcino, Barolo, Barbaresco, Barbera di lungo affinamento in legno, Chianti Classico Riserva, perché no un Amarone della Valpolicella. Possiamo osare con vendemmie tardive oppure con vini passiti come Recioto della Valpolicella o di Soave, Malvasia di Bosa o Zibibbo di Pantelleria.

Spero di averti indirizzato al meglio nei tuoi futuri acquisti e se hai delle domande scrivimi nei commenti.

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Ciao!

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