Dove un tempo passava la ferrovia, oggi si pedala.
Ma a Salionze, dove esisteva il casello ferroviario, ci si può fermare ancora, con la differenza che si può dormire e perfino fare la sauna! Insomma, meglio essere ciclisti che pessaggeri...
E' un percorso ciclabile bellissimo quello che collega Peschiera del Garda a Borghetto (ma anche oltre, perché la pista in realtà porta fino a Mantova), ma per Federico e Giada, marito e moglie, entrambi architetti ed entrambi di cognome Signorelli, il tracciato è qualcosa di più, molto di più.
Il Mincio, a fianco del quale scorre la pista ciclabile, è stato la loro giovinezza (oddio, mica sono vecchi, in verità... ) e qui hanno deciso di dare una fisionomia di accoglienza ai loro ricordi e al loro amore per questa terra.
Spinti da questa passione qualche anno fa aprirono un noleggio di biciclette, che oggi sono in gran parte e-bike, cui seguì l'apertura de La Littorina del Mincio, punto di sosta per biciclette in cui si possono gustare diverse prelibatezze. Il nome, littorina, richiama la motrice del treno che fino al 1967 collegava il comune arilicense con il capoluogo virgiliano (l'interno del locale è tappezzato di foto d'epoca dedicata al vecchio convoglio).
Da qualche mese, il loro sogno si è arricchito di un altro ricordo fatto rivivere: nel 2018 hanno partecipato, vincedolo, al bando per l'acquisizione del vecchio casello ferroviario di Salionze, ridotto a poco più di un rudere dolpo decenni di abbandono. Lo hanno sistemato, ammodernato e fatto diventare un bike hotel a dir poco favoloso, con camere super confortevoli, piscina e piccola spa.
Ma non è tutto. I due tigli, che entrambi ricordano come simboli della loro adolescenza, erano ancora lì, quando fecero il passo. E loro hanno pensato di costruirci una casetta sull'albero, la prima in Veneto. Lassù, sospesa a cinque o sei metri dal suolo con il tiglio che l'attraversa, questa suite presenta tutte le credenziali di uno chalet, interamente costruito in legno e affacciato direttamente sulla valle del Mincio.
Una scommessa nata dai ricordi, che ora è diventata la loro vita. Continuano a fare gli architetti, ma con la consapevolezza di aver contribuito, in questa fascia meravigliosa che collega due luoghi come Peschiera e Mantova, a consolidare quel turismo slow che sta prendendo sempre più piede, soprattutto in questo territorio.
Ho provato anch'io a percorrere parte della pista ciclabile, facendo una trentina di chilometri con la bici elettrica. Una meraviglia, un senso di pace e di piacevole evasione nel verde della campagna a fianco dell'acqua blu smeraldo del Mincio.
Da provare!
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