Sardegna sotto assedio: Un grido dal cuore dell'Isola (Luigi Lai, Gabriele Congiu)

Описание к видео Sardegna sotto assedio: Un grido dal cuore dell'Isola (Luigi Lai, Gabriele Congiu)

🌍 Benvenuti a questo video di protesta ✊ e sensibilizzazione contro la speculazione energetica ⚡ che minaccia la bellezza naturale 🌱 e l'integrità ambientale della Sardegna 🏝️, nonché la vita degli abitanti.

💌 Questo potente messaggio prende la forma di una lettera appassionata ✍️, scritta da Gabriele Congiu 🎹 e ideata in collaborazione con il Maestro di Launeddas Luigi Lai 🎶. Entrambi gli artisti, profondamente legati alla loro terra natale 🌄, uniscono le loro anime per difendere l'isola che li ha visti nascere e crescere.

📚 Non è la prima collaborazione artistica tra Gabriele e Luigi, ma degne di nota sono il bellissimo libro sulla storia di Luigi Lai intitolato "LUIGI LAI MAESTRO DI LAUNEDDAS" per info visitare www.beranu.it 📖 e l'emozionante evento "Sonus e Amigus" 🎵 dedicato al riconoscimento artistico di Luigi Lai, finalmente profeta in patria, nel 2018.

🎤 La lettera, interpretata da Gabriele Congiu con la sua voce e il suo pianoforte 🎼, arricchita dalla melodia dei suoni di canna del Maestro Luigi Lai 🎵, è un commovente appello 💔 a tutti coloro che, incuranti della natura, dell'ambiente e della vita umana 🌳, vorrebbero sfruttare le risorse della Sardegna per il proprio profitto 💰.

🎥 In questo video, assisterete a un monologo intenso e toccante 🎭 che vi farà riflettere sull'importanza di preservare la bellezza unica e il patrimonio naturale di quest'isola straordinaria 🏞️.

🙏 Unitevi a noi in questo viaggio emotivo e lasciate che le parole e la musica vi trasportino nel cuore pulsante della Sardegna 💚, un'isola che chiede - e merita - di essere protetta e amata 🌟.

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SARDEGNA SOTTO ASSEDIO:
UN GRIDO DAL CUORE DELL'ISOLA

Tra mare e cielo, un’isola sta alzando la voce:
il suo cuore batte più forte di qualsiasi speculatore feroce.

Pale eoliche sull’orizzonte, come croci di metallo,
cancellano i profili sacri dei nostri monti, grazie a uno sciacallo.

Torri alte fino al cielo, invadono il nostro suolo,
dove un tempo flora e fauna avevano un importante ruolo.

Pannelli fotovoltaici si estendono all’infinito,
come un mare artificiale lo ha inghiottito.

Boschi millenari cadono nello sgomento,
radici strappate, nidi distrutti, la natura in lamento.

Il paesaggio archeologico, testimone di ere passate,
rischia d’esser cancellato da ambizioni smisurate.

Se nuraghi, pozzi sacri, tombe dei giganti
e domus de janas, custodi di antichi segreti,
fossero soffocati da ferro e cemento, diverrebbero sacrilegi concreti.

L’energia prodotta, come un fiume d’oro nero,
scorrerà via dall’isola, un bottino straniero.

Non illuminerà le case dei sardi, non scalderà i nostri cuori,
ma riempirà le tasche di chi della nostra terra non ha cura e ci ruba i valori.

Già vessati dalle basi militari, cicatrici sulla nostra pelle,
ora ci chiedono di sacrificare anche l’anima lasciandoci in bretelle.

Ma la nostra pazienza è finita, la nostra voce si alza,
come il vento del maestrale, indomita e ancestrale.

I diritti, non hanno colore, non hanno regione, non hanno politica,
ma hanno solo il compito di salvaguardare ciò che madre natura ci ha dato,
la Vita,
che non può essere cancellata con un colpo di spugna,
da chi di umano possiede solo le sembianze,
ma il suo cuore non è sano.

La Sardegna non si vende, la sua anima non si arrende!
Siamo figli di questa terra, eredi di Eleonora d’Arborea,
combattiamo questa guerra con la forza e il ricordo dei nostri padri,
per preservare ciò che è nostro, cresciuto dalle nostre madri.

Sulla nostra terra, sul nostro mare, sul nostro futuro,
Il nostro NO sarà un muro, più forte, deciso e sicuro.

La Sardegna è un tesoro, più prezioso di qualsiasi oro.

La sua bellezza non è in vendita, la sua dignità non è una rendita.

Per i nostri figli, per la nostra storia, per il nostro domani,
resistiamo, lottiamo e proteggiamo!

La Sardegna vive, la Sardegna resiste,
e il suo popolo, finalmente unito, mai desiste!

Chiediamo rispetto per la nostra terra, la nostra cultura e il nostro futuro:

la Sardegna non deve essere sfruttata, violentata e maltrattata,
ma merita di essere preservata e valorizzata!

testo by Gabriele Congiu

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